Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

mercoledì 4 gennaio 2017

VERAMENTE TUTTO TACE IN PAESE?

L’articolo apparso lo scorso 2 gennaio su V-news.it dal titolo “PIETRAMELARA. ELEZIONI AMMINISTRATIVE, TUTTO TACE IN PAESE”, riprende una diffusissima perplessità : chi saranno i candidati e i gruppi che si affronteranno nelle prossime amministrative di primavera? L’articolista riassume in tal modo lo stato delle cose: “A pochi mesi dall’appuntamento elettorale in paese, ad oggi, non si sentono particolari voci. C’è solo silenzio”.
La successione a Luigi Leonardo, che ha già espletato due mandati, lo “scisma” determinatosi nel gruppo di opposizione consiliare, l’affacciarsi sulla scena di ulteriori outsiders, il ruolo che giocherà l’unica “silenziosissima” sezione di partito, sono sostanzialmente queste le direttrici entro le quali si dovrà orientare il corpo elettorale.
Più e più volte dalle pagine di questo blog scribacchiato si è sottolineato quanto sia stata “distratta”, l’amministrazione Leonardo per ben dieci anni, non ritengo pertanto ritornare su opere pubbliche interminabili ed a volte inutili, personale sovra remunerato, scollamento dalle reali esigenze della comunità.
Sono dell’avviso, invece, che sia molto più opportuno soffermarmi sulle cause dell’insolito silenzio giustamente sottolineato dall’articolista locale. Insolito, soprattutto considerati i tempi risicati a disposizione per comporre liste che, ricordiamolo, dovranno essere in questa tornata più numerose rispetto a quella passata, del 2012.
Chi scrive è convinto che il silenzio sia causato in primo luogo dal disinteresse generale: giovani in attesa di prima occupazione, uomini e donne con responsabilità di famiglia sono, data la particolare congiuntura economica, assillati da preoccupazioni contingenti, pertanto difficilmente vanno a cimentarsi in avventure elettorali dal successo incertissimo. I media, inoltre, che riportano quotidianamente episodi di malcostume politico/amministrativo, non fanno altro che scollare ulteriormente i singoli ed i gruppi dalla gestione della cosa pubblica.
E’ difficile, oggi come non mai, raggruppare persone intorno ad una donna, ad un uomo, ad un progetto anche perché si ritiene che i propri mezzi e la propria cultura non siano adeguati alle tematiche da affrontare. E’ questo un falso problema perché il contributo che ognuno può offrire è sicuramente diversificato, come diversificati devono essere i ruoli. A tal proposito non posso fare a meno di ricordare l’apporto alle amministrazioni comunali del passato, in termini di saggezza ed esperienza, da parte di persone umili, provenienti per lo più dal mondo agricolo, che hanno inciso in modo fattivo, anche solo trincerandosi dietro una frase suggerita sottovoce, magari in dialetto stretto. E’ anche questo un retaggio del passato forse non più considerato sotto la giusta luce.
Il tentativo operato dal gruppo di giovani di ispirazione filogrillina, è senz’altro da incoraggiare; ritengo tuttavia che il criterio di selezione per entrare a far parte del gruppo sia “auto castrante”: infatti, a detta degli stessi protagonisti, chi si avvicina deve essere assolutamente slegato da un passato di canditure in seno ad altri gruppi. Tale criterio se da una parte assicura candidati privi di “scheletri nell’armadio”, dall’altro prima di tutto non rassicura in alcun modo l’elettorato sulla effettiva onestà di un soggetto mai messo alla prova, ed inoltre priva la compagine di quella esperienza politico/amministrativa indispensabile, a parere di chi scrive, per navigare in un mare tempestoso come il nostro Ente Comunale.
Non è difficile tirare le conclusioni di questo articolato discorso: il pericolo reale è rappresentato da qualche marpione locale che, constatata l’inconsistenza dei competitors, possa ringalluzzirsi e trovare spazio tra un elettorato che in passato non ha mai brillato sotto il profilo della conseguenzialità.

2 commenti:

  1. Caro Francesco, come sempre, hai centrato il problema.La tua lucida analisi mi offre l'occasione per fare alcune considerazioni.La situazione locale e sotto gli occhi di tutti.Molti,però,preferiscono mettere la testa sotto la sabbia per non vedere cosa succede intorno. Questa forma di apatia, tanto generalizzata è più pericola di qualunque movimentismo, anche se disordinato.In questo contesto,come ho scritto recentemente non si è elevata nessuna protesta,solo uno assordante silenzio Siamo rimasti i soli a condurre una difficile battaglia,per amore del nostro Paese,a stimolare le coscienze. Noi ci mettiamo la faccia e il coraggio delle nostre affermazioni, mentre altri,celandosi dietro un'ignobile anonimato salgono in cattedra e sputano sentenze.Parte delle tue considerazioni l'ho già espresse In una recente assemblea da me convocata per analizzare la situazione locale e trarne le possibili iniziative ritenute opportune. Avremo modo di confrontarci ancora. Ti saluto con stima

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