Scribacchiando per me

Scribacchiando per me
il blog di un pietramelarese

domenica 27 settembre 2015

IL SENTIERO E LA MEMORIA

Succede, immagino, anche a voi: alle volte ripercorriamo luoghi che in gioventù ci sono stati familiari, per lavoro, per studio, diletto o altro e … immediatamente cominciano a scorrere davanti agli occhi le immagini dei ricordi legati a quei luoghi. E’ successo anche stamattina, mentre accompagnavo un gruppo di escursionisti, provenienti da Napoli e Caserta, tra i sentieri del Monte Maggiore, precisamente sul sentiero che dalle “fosse della neve” conduce all’eremo di Santa Maria a Fradejanne, un dislivello di circa 300 metri di quota da colmare in meno di un’ora; pertanto ero impegnato a fare da guida a questi escursionisti nell’ambito delle attività poste in essere da Work in Progress Pietramelara, guidata da Giovanni Zarone; l’evento in particolare era denominato “Passeggiata Naturalistica del Monte Maggiore”, programmato dapprima per la scorsa domenica e rimandato a oggi 27 settembre, causa maltempo.
Dei ricordi che ispirava il posto, dicevo, ed allora mi è tornata alla mente la figura di un giovane agronomo con molti anni e molti chili in meno, in grado di muoversi con rapidità su quegli erti pendii montani con una laurea appena conseguita in tasca, esperienza professionale poco più che nulla, ma con grande voglia di fare, di progredire e di conoscere.
A questo giovane era stato affidato l’incarico di dirigere alcuni cantieri di riforestazione per conto della Comunità Montana del Monte Maggiore, e da allora i boschi, i sentieri le radure erano diventati il suo elemento e anche l’occasione per conoscere il Monte Maggiore metro per metro, albero per albero. Ed è successo che a quel giovane, ormai oggi in età matura, mentre si inerpicava insieme a quei ragazzi che ascoltavano attenti le sue descrizioni sulle tipologie di bosco, sulle specie, sugli habitat, sulla fauna e sulla flora, la macchina del tempo ha cominciato a funzionare. E così sono ricomparse nella memoria vecchie immagini di uomini intenti al lavoro in quei luoghi, del loro caposquadra, il compianto Giovannino, compagno infaticabile di esplorazioni per tracciare stradelli e gradoni, che approfittava dell’isolamento del bosco per parlare con il giovane, che con rispetto chiamava dottore, per metterlo a corrente delle sue cose, per chiedergli consigli, per esporre il proprio parere su questo o quell’altro operaio, e sui rapporti interpersonali che si erano instaurati fra i vari componenti del gruppo di lavoro.
Altri pensieri, altri ricordi, altre immagini, man mano che il cammino procedeva: proprio sul sentiero che stamattina si percorreva fu pensato circa trent’anni fa il nuovo tracciato più breve e agevole che permetteva di raggiungere l’Eremo di Fradejanne senza passare per la località detta “Noccia”, il tutto grazie all’impegno di quel giovane, di quegli operai e del loro caposquadra. La cosa costituì una grossa novità ed innovazione e un gruppo di fedeli pietramelaresi, che faceva capo al buon Peppino Casillo e consorte pensò allora di dotare il sentiero delle quattordici stazioni della Via Crucis e di sistemare la cappellina che si raggiungeva alla fine del sentiero. Alla fine del lavoro il tutto fu inaugurato e riprese vita anche la tradizione di salire a Fradejanne la mattina del primo maggio; il carissimo Don Pasqualino, anche se ormai ampiamente ottuagenario e malfermo nella salute salì a piedi lungo l’intero sentiero, conferendo a quell’atmosfera festosa, grazie alle sue parole, anche una certa spiritualità.
Cose vecchie di un tempo e di una gioventù ormai trascorsa, ma in grado di riemergere alla memoria al minimo stimolo esterno .

sabato 12 settembre 2015

IL CASTELLO, LA MUSICA E LE EMOZIONI

A due passi da casa un turrito castello, grondante di storia e di secoli, le scuderie di questo, magistralmente riattate a sala convegni e la musica, quella con la emme maiuscola, foriera di piacere nell’ascolto ed emozioni. Parlo di un evento culturale di spessore, quello di ieri sera 11 settembre a Riardo.
Riardo, che da qualche tempo sotto il fronte della cultura sta facendo veramente sul serio, ha ospitato un originale concerto del quartetto “MAC Saxophone Quartet” di cui fa parte un giovane e promettente artista locale, Valentino Funaro; “guest star” della serata il Maestro Federico Mondelci, sassofonista di chiara fama internazionale, il tutto nell’ambito del 4° MAC Saxophone Meeting, una tradizione ormai consolidatasi nel piccolo comune.
Variegato ed eclettico il programma, si è andati dalla rielaborazione per sax di un pezzo di Alessandro Scarlatti, alla musica latino americana, fino a giungere alle melodie composte per il cinema da Ennio Moricone .
L’ospite della serata Federico Mondelci, docente, camerista, solista, è da oltre venti anni uno dei maggiori e più apprezzati interpreti del panorama musicale internazionale. Le sue apparizioni come solista comprendono l’Orchestra del Teatro Alla Scala, la New Zealand Symphony Orchestra, la BBC Philharmonic, la Filarmonica di san Pietroburgo,l’Orchestra da Camera di Mosca, l’Orchestra Sinfonica di Bangkok: un autentico onore ospitarlo, per Riardo e l’intero Alto Casertano.
Il piacere nell’ascolto è stato continuo, costante ed ininterrotto, ma l’emozione degli ascoltatori ha raggiunto il livello massimo quando il Maestro Montelci, concedendo un bis acclamato a gran voce, ha suonato Gabriel's Oboe (dal film The Mission), brano composto da Ennio Moricone, appunto per l’oboe, e riadattato per sax; per coinvolgere maggiormente la platea, il maestro ha suonato, emozionando e emozionandosi, aggirandosi tra il pubblico che lo seguiva passo per passo e nota per nota.
Applausi a iosa e una standig ovation finale hanno concluso una serata a cui ha fatto da cornice un cielo stellato e l’aria cristallina di inizio settembre.

venerdì 4 settembre 2015

LE VIE FRANCIGENE NEL SUD, UN PONTE TRA ORIENTE ED OCCIDENTE

Le Vie Francigene nel Sud, si perché sono un insieme di strade, uniscono l’Occidente all’Oriente, il cristianesimo al paganesimo, l’Età Antica al Medio Evo. Un itinerario trasversale, tra basolati romani ed antichi tratturi, templi pagani, imponenti cattedrali e santuari cristiani, dolci panorami collinari e aspri passaggi montani.
La nostra Regione mostra grande interesse ad esse in quanto la Via Francigena del Sud – che da Roma porterà i turisti religiosi fino a Brindisi e quindi a Gerusalemme - rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo turistico e culturale, con forti ricadute positive sull'artigianato e sul commercio locale, soprattutto delle aree interne della Campania. Il percorso delineato dovrà prevedere un tracciato principale attraverso i territori delle Province di Caserta, Benevento ed Avellino, nonché varianti con tracciati paralleli o subtracciati, che dovranno essere ispirati al criterio del percorso continuo e coerente, al fine di valorizzare i territori e favorirne la fruizione turistica.
Il GAL Consorzio Alto Casertano ha previsto per questo week end che va dal 4 al 6 settembre, l’evento che ha per titolo “Il Cammino dell’Anima”, organizzato dal, in collaborazione con i GAL beneventani Titerno e Taburno. La manifestazione si inserisce nelle Azioni Comuni riferite al Progetto di Cooperazione Interterritoriale “Cammini d’Europa: Rete Europea di Storia, Turismo e Cultura” (PSR 2007-2013 – Misura 421 – Cooperazione), che ha avuto come capofila il GAL Soprip, operante sui territori di Parma e Piacenza. Il Progetto ha avuto come obiettivo principale quello di promuovere ed animare la Via Francigena del Sud, prolungamento della Via Francigena di Sigerico, che da Canterbury arrivava a Roma.
L’iniziativa definita “Cammino dell’Anima”, organizzata dai tre GAL campani –Alto Casertano, Titerno e Taburno- ha come scopo quello di raggiungere, nell’arco di tre giornate, Pietrelcina (BN), città natale di San Pio, considerando come punto di partenza la cattedrale di Alife (CE). Il percorso che ha visto stamattiba un primo momento inaugurativo presso la Cattedrale di Alife, a cui hanno preso parte rappresentanti dei GAL coinvolti, nonchè figure rappresentative del clero e rappresentanti istituzionali legati ai territori coinvolti, e ha mosso alla volta di Faicchio, dopo aver attraversato il territorio di Gioia Sannitica. Durante la mattinata, dopo la distribuzione delle Credenziali alla partenza, a metà percorso si è fatto sosta presso Madonna del Bagno, chiesetta ricadente nel Comune di Gioia Sannitica, presso la quale è stata effettuata una breve pausa pranzo, a cura del GAL Alto Casertano che, in collaborazione con le Pro Loco locali, con l’Unpli Caserta e la Rete d’Imprese del GAL. Il percorso è proseguito poi alla volta di Faicchio, ultima tappa della prima giornata. Durante le giornate successive di sabato e domenica, il Cammino continuerà alla volta di Pietrelcina, attraversando i territori ricadenti nella Provincia di Benevento. Durante questi giorni, verranno organizzati eventi ricreativi e culturali, pomeridiani e serali, che allieteranno la permanenza di quanti saranno intenzionati a percorrere il pellegrinaggio lungo tutte le tappe e, ovviamente, non mancheranno momenti di riflessione e di preghiera che ricorderanno ai partecipanti lo spirito principale del pellegrinaggio lungo questa tappa della Via Francigena del Sud. L’intervento è stato inserito nella Misura 421 del PSL Alto Casertano: Giardino di Terra di Lavoro, realizzato dal GAL Alto Casertano.
Anche il vostro blogger scribacchiante ha partecipato stamattina a questo pellegrinaggio, coprendo la distanza di circa 7 chilometri fra Alife e la sosta pranzo: bella gente, giovani entusiasti, uomini e donne mature, desiderosi di vivere un’esperienza nuova fatta di socialità, attività fisica e, non ultima, di spiritualità. Buon viaggio per i prossimi giorni, cari viandanti/pellegrini, il sole sia tiepido e la pioggia incombente vi risparmi!