Scribacchiando per me

Scribacchiando per me
il blog di un pietramelarese

sabato 20 maggio 2017

CANDIDATI PRIVI DI PASSATO

Campagna elettorale un po’ spenta, quasi sottotono… non vi pare? Venticinque/ventisei candidati, ognuno a rincorrere la propria affermazione nel modo più comodo e diretto: il porta a porta. E’ vero, è un sistema collaudato ed efficace, anche se poi i voti che davvero saranno espressi sono molti in meno rispetto a quelli richiesti; quello che manca, comunque, almeno per il momento, è il confronto, che non necessariamente deve avvenire de visu ed in contemporanea come sollecitato da uno dei candidati alla carica più alta. Tale tipo di confronto, di sapore autenticamente anglosassone, per orientare l’elettore deve mettere di fronte due personalità analoghe quanto ad armi dialettiche, e sappiamo bene che non è così (senza approfondire). Il confronto all’americana, con ogni probabilità non ci sarà… ed allora aspettiamo i comizi, per sentir parlare di politica, di quella vera, fatta di programmi non faraonici, ma fattibili ed aderenti ai bisogni della comunità. Quanto detto in tali comizi potrà essere poi applicato nella pratica? … domanda da un milione di dollari, questa.
Coloro che si confronteranno sul palco sono (in entrambi i casi) "carte conosciute", nulla di chè. Sappiamo quante cose hanno detto nel passato che poi non sono state mai attuate, e quante altre sono state taciute per poi divenire nel tempo drammatiche realtà. Pietramelara avrebbe avuto bisogno di ben altro! Soprattutto di candidati privi di passato, la cui mancanza di esperienza sarebbe stata l’ultimo dei problemi da affrontare; la nostra città ne ha fin sopra ai capelli di gente “dalla solida esperienza amministrativa”, che non ha prodotto alcun vantaggio e progresso evidente, nonostante ben due mandati amministrativi… e non c’è bisogno di fare distinzioni!
D’altronde, se ci si pensa, basterebbe solo ed esclusivamente un serio tentativo di ritorno alla normalità, nulla di più: impiegati e funzionari che seguano le prassi con scrupolo, lasciando la politica agli amministratori, e le cui spettanze siano effettivamente commisurate alla professionalità ed all’impegno; la possibilità di smaltire un ingrombante nell’isola ecologica realizzata proprio per tale scopo e mai entrata in funzione; di tecnici che non facciano i politici e di politici che non facciano i tecnici; di perdite d’acqua riparate nel giro di una settimana o non di intere stagioni. Questo a titolo di esempio e… di poco altro.
Pensateci signori candidati, e soprattutto voi due signori candidati sindaci: un confronto diretto, all’americana, potrebbe essere anche spettacolare, ma sicuramente lascerebbe il tempo che trova: il vostro paese si aspetta altro!

sabato 13 maggio 2017

POVERA PIETRAMELARA

“Parturient montes, nascetur ridiculus mus” : la montagna partorì un topolino! In questo riferimento alla favola di Esopo (Grecia VI sec. a.c.), si può inquadrare il contesto nel quale Pietramelara si dirige verso le elezioni del prossimo giugno. Incontri pubblici e segreti, alleanze fatte e disfatte, appena trascorso il Natale 2016 sembrava quasi che una rivoluzione fosse in atto, che i giovani avessero preso il bandolo della matassa, assumendosi coraggiosamente delle responsabilità. Ed invece… il nulla! Ci troviamo di fronte a due schieramenti, quelli che si fronteggeranno, sostanzialmente analoghi se non simili, essendosi scambiati nel tempo appoggi elettorali, rinnegati all’indomani delle elezioni, insieme a candidati vari particolarmente abili nel “salto della quaglia”, e funzionari di riferimento all’interno della macchina gestionale. Cosa volete che cambi? … con quale entusiasmo l’elettore pietramelarese si recherà ai seggi? Non saprei proprio!
La situazione è frutto di più fattori piuttosto complessi, e indubbiamente spiegazioni semplicistiche lasciano il tempo che trovano. Prima di tutto va considerato il disinteresse generale: la gente oggi più che ieri pensa solo ai fatti propri, dimenticando che nell’interesse comune ricade anche un pezzo più o meno grande dell’interesse proprio. In secondo luogo a sconsigliare l’impegno diretto è stato il timore, o addirittura la paura di rimanere invischiati in vicende torbide, e conseguenti disavventure giudiziarie. Si deve ammettere, purtroppo ed inoltre, che per un certo numero di elettori il modo di amministrare Pietramelara negli ultimi due decenni è stato sostanzialmente “giusto”, nonché congruo alle aspettative dell’opinione pubblica: cosa volete che importi a costoro che gran parte del bilancio comunale sia stato speso in prebende agli impiegati, ben al di là della giusta retribuzione, che per definire alcune opere pubbliche l’aggettivo “inutile” è il termine di più benevolo da adoperare, che siano stati spesi migliaia e migliaia di euro per la scandalosa “videosorveglianza fantasma”, che non sia stato speso un solo euro, invece, per la salvaguardia del borgo …e via discorrendo. E, badate bene, lo dico per chiarezza: gran parte di tali demeriti hanno rappresentato, per Leonardo e compagni, nientaltro che un modo di adagiarsi e ripercorrere un sentiero già tracciato: poco o nulla di tanto negativo ha costituito un’innovazione rispetto al passato. E’ una giustificazione?... giammai! Molto opportuna, infatti, nel lontano 2007 sarebbe stata una ricognizione delle negatività ereditate da “quelli di prima”(che oggi con gran faccia tosta si ripresentano) e l’inizio di un coraggioso cammino “controcorrente”, ma tale coraggio è mancato: sono prevalsi evidentemente i compromessi e gli impegni da onorare, contratti nel corso della campagna elettorale.
Alla luce del quadro delineato non bisogna quindi meravigliarsi di vedere sempre i soliti nomi tra le liste, sapientemente mascherati, questo si! La moglie di …, la figlia di…, il figlio di…; certe famiglie sono sempre presenti in ogni elezione, con l’accorgimento di cambiare candidato (prima uno, poi il fratello dello stesso, quindi la figlia e così via); il problema è che quando non cambiano i cognomi, non cambiano neppure le idee. Ed ancora: chi solo qualche mese fa si era “autoproposto” come interprete della volontà di rinnovamento, rivoluzionario fra rivoluzionari, si è schierato “meraviglia delle meraviglie” dalla parte più vecchia che ci sia.
Le stranezze non finiscono qui: l’unico partito politico in paese, dopo anni di colpevole silenzio, ancora una volta ha scelto di starsene da parte, e si vede poi che tale silenzio era finalizzato solo a trovare un posticino al sole, al limite nella lista dell’amministrazione uscente.
Dulcis in fundo: un consigliere di opposizione uscente, dalla memoria corta ed evidentemente “folgorato sulla via di Damasco”, che qualche anno fa tuonava verso l’amministrazione Di Fruscio dal palco e dalle pagine de Il Ronzio, e oggi si candida proprio con la sua lista.
POVERA PIETRAMELARA