Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

domenica 10 dicembre 2023

SALUMIFICIO ABUSIVO… DANNO COLLETTIVO

 

Il periodo natalizio determina un innalzamento dei consumi in generale, e più nello specifico di alcuni alimenti tradizionalmente legati ai climi invernali; in particolare i salumi e derivati della carne suina sono entrati da tempo immemore nella cultura popolare e nella memoria collettiva delle nostre zone. Chi, come il vostro blogger scribacchiante, ha vissuto molte primavere ricorda che in questo periodo cominciava il rituale sacrificio del maiale allevato in famiglia, e chi ne vuol sapere di più può riportarsi alle note già pubblicate su questo blog: (https://scribacchiandoperme.blogspot.com/2012/12/il-dio-nigliu.html, https://scribacchiandoperme.blogspot.com/2012/01/una-mattina-di-gennaio-un-sacrificio.html). Erano occasioni fra il cruento ed il festoso, che stimolavano rapporti di vicinato e di socialità, tutto quello insomma che in una comunità e/o in una popolazione comporta la nascita e il consolidarsi di una tradizione. Una volta che l’attività di produrre salumi (salsicce, prosciutti, capocolli, ventresche ecc.) ha perlopiù lasciato le case, si è andata sempre più consolidando nelle macellerie artigianali locali la fama di un’elevata qualità di queste produzioni. Tali ditte hanno l’obbligo di seguire con serietà e rigore le norme igieniche dettate dalla legge, e sono sottoposte al controllo delle istituzioni a tanto deputate, ASL e NAS dei Carabinieri. Ne è derivata una nomea positiva, foriera di sviluppo ed occupazione, ed alimentata dal passaparola, che porta anche gruppi provenienti da realtà metropolitane ad approvvigionarsi presso le nostre macellerie di tali leccornie rurali.
Ci si trova spiazzati allora se qualcuno, incurante del danno collettivo procurato, cerca di barare, aggirando le regole, così come avvenuto qualche giorno fa e riportato dalla stampa web locale: si confezionavano salumi senza alcuna autorizzazione e certificazione, e questi ultimi finivano in diversi negozi in tutta la provincia di Caserta, nel corso dell’attività ispettiva venivano sequestrate merci per il valore di circa 20mila euro.
Il problema, lamentato da imprenditori seri e ligi alle norme, operanti in Pietramelara, consiste nel fatto che l’articolista non riporti alcun riferimento al salumificio “abusivo”, nel quale  sono state violate le regole, ma si limiti a scrivere che il personale dell’ASL di Caserta abbia “fatto irruzione all’interno della struttura, ubicata quasi nel centro di Pietramelara”, lasciando il lettore, vicino o lontano che sia, nel dubbio di essersi rifornito proprio in quella ditta, dato che le macellerie pietramelaresi risiedono tutte nel centro del paese. Il diritto di cronaca è sacro, e nel corso delle indagini bisogna mantenere riserbo, tuttavia vanno tenute presenti le conseguenze che ciò che si scrive possono causare a chi, invece, ha agito e agisce nell’ambito della legalità.

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