Scribacchiando per me

Scribacchiando per me
il blog di un pietramelarese

sabato 2 novembre 2013

PUORCI A CUNFIETTI

Il racconto è questo: un furbo commerciante di bestiame aveva portato al mercato un gruppo di suini pronti per la vendita, ma la cosa non destò molto successo quella mattina, ed allora un uomo alla ricerca di affari molto vantaggiosi si avvicinò e propose a costui di vendergli tutti i maiali ad un prezzo misero, veramente “stracciato”. Si vuole, allora, che il protagonista della nostra storia, per dimostrare di che pasta era fatto, tirò fuori dalla tasca una manciata di confetti, e li buttò in pasto ai maiali destinati alla vendita, dichiarando allo sprovveduto avventore: “I puorci miei gl’jaggiu missi a cunfietti!” (trad. : i miei maiali li nutro abitualmente con i confetti, quindi non ho cosa fare della miseria che mi proponi).
I confetti non sono un alimento abituale per suini destinati all’ingrasso, ed il paradosso è evidente!... forse i simpatici porcelli sono divenuti inconsapevolmente protagonisti di un episodio ad alto valore simbolico, abitualmente citato, anche perché il fatto è stato traslato nell’uso comune, ed ogniqualvolta si vuole additare un trattamento eccessivamente benevolo o vantaggioso destinato a qualcuno che non lo merita e/o non se ne è dimostrato degno, si usa dire dalle nostre parti, ricordando, appunto, il gustoso episodio “Ammu missu i puorci a cunfietti”.
“Ammu missu i puorci a cunfietti”, quando chi ci amministra non si dimostra all’altezza delle responsabilità a cui è chiamato.
“Ammu missu i puorci a cunfietti”, ogni qualvolta un uomo o una donna si dimostrano indegni dell’amore o del profondo affetto del coniuge o comunque di un compagno/a.
“Ammu missu i puorci a cunfietti” se un padre o una madre continuano ad amare dal profondo del cuore un figlio che gliene combina di tutti i colori, e per tale figlio impiegano ogni risorsa ed energia, nella speranza di un tardivo ravvedimento.
“Ammu missu i puorci a cunfietti”, infine, quando qualcuno senza alcun carisma, per amore ed ansia di visibilità, si autopropone per ruoli e compiti importanti, e grazie al caso ed alla fortuna riesce anche ad accedervi, salvo poi produrre con il proprio comportamento e la propria formazione una serie infinita di risultati disastrosi!

1 commento:

  1. Interessante! Ma come si pone a questo racconto, l'altro: dare le perle ai porci! Mi piacerebbe che qualcuno lo spiegasse! Grazie

    RispondiElimina