Un paese, specie se la comunità è piccola come quella di Pietramelara, è sempre
in festa quando uno dei sui cittadini raggiunge la veneranda età di un intero
secolo. Cosa c’è da dire allora di particolare su questo
centesimo compleanno della Maestra Valentina Trevisan? … Venne da
lontano, dalla città di Venezia, un luogo invidiato dal mondo intero all’Italia.
Di quella terra ha mantenuto l’accento veneto spiccato, tuttavia nei lunghi anni
trascorsi qui da noi a Pietramelara, tra la scuola e la famiglia, ha dispensato
sapere, disciplina, affetto materno. Una donna “vecchio stile”, si recava a
scuola sull’inseparabile bicicletta e, tornata a casa riprendeva le funzioni di
mamma e moglie, capace di allevare tre professionisti: Enrica, Roberto e Pina.
Tempo fa, in occasione di un suo compleanno, su Facebook la definii “una donna venuta da lontano per scrivere una pagina di storia a
Pietramelara”
… mi si perdoni l’autocitazione, ma dobbiamo ammettere che la pagina di storia
l’ha scritta veramente! E’ stata, infatti, la maestra di generazioni e
generazioni di donne qui da noi; sì perché un tempo le classi erano rigidamente
suddivise per genere, e solo raramente miste. Tra di loro, diventate mamme,
professioniste, imprenditrici, cito appartenenti alla mia cerchia familiare, una
sorella e mia moglie. Per questi traguardi raggiunti dalle sue ex allieve
sicuramente elevato è stato l’apporto della maestra. Riprendo dalla pagina fb
del Comune la dichiarazione che ha rilasciato:
“Se potessi scegliere tra gli anni che mi hanno accompagnato allo spegnimento
della centesima candelina, sceglierei sicuramente gli anni dell’insegnamento.
Quarantadue lunghissimi anni vissuti tutti d’un fiato tra le lacrime, i
sorrisi, le gioie, le delusioni e perché no, le speranze dei tanti alunni che
hanno reso speciali le mie giornate. Ho dedicato il mio tempo a ogni bambino
che ho incontrato ed oggi questo tempo mi viene ripagato in termini di affetto
e di gratitudine da ognuno di loro”.
Tra le varie curiosità della sua esperienza didattica, quella di aver voluto
riprodurre il ciclo del baco da seta nella scuola: dalle uova ai bachi, alle
crisalidi che dormivano nei preziosi bozzoli; qualcosa di assolutamente
sconosciuto qui da noi!
Un grazie doveroso, il mio alla Maestra Valentina, per
quanto ha voluto dare a Pietramelara, annullando del tutto quella distanza
geografica di cui scribacchiavo all’inizio; l’ho conosciuta bene essendo mia
vicina di casa; tanto distante da quel “essere padani” diffuso fra i suoi
conterranei, sicuramente “una di noi”. Buon compleanno signora Valentina e,
spero, per ancora tanto tempo insieme!
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