Scribacchiando per me

Scribacchiando per me
il blog di un pietramelarese

martedì 11 aprile 2023

LA SIGNORA DI MICHELE

 

Che un blog scribacchiato non possa ridursi a necrologio è un fatto, tuttavia quando lasciano la nostra comunità alcune persone che ne hanno segnato con il proprio carattere il volto, va rivolto ad esse un saluto doveroso anche da parte del vostro blogger scribacchiante. La signora Raffelina Di Lorenzo è una di esse: era di Alvignano, poco distante, e giunse a Pietramelara nei lontani anni sessanta, sposando Michele Zeppetella Del Sesto. Un matrimonio duraturo e sereno il loro, che andava dalle relazioni familiari al lavoro svolto da entrambi gestendo la salumeria di Via San Pasquale, proprio di fronte allo sbocco di Via Angelone. Raffelina, divenuta con il tempo la “signora di Michele”, come tutti amavano chiamarla, non tardò ad ambientarsi: conosceva tutti e tutti la conoscevano, soprattutto per il suo carattere allegro e la spiccata propensione alla socialità. La salumeria diede perfino il nome alla località ove insisteva, che man mano veniva definita da tutti “annanzi addò Michele” (davanti da Michele, ndr). Era la salumeria storicamente frequentata da tutta la mia famiglia, l’esercizio in cui si teneva anche “a libretta” di cui ho parlato in un precedente pezzo scribacchiato su questo blog (http://scribacchiandoperme.blogspot.com/2018/06/a-libretta.html). Quando Raffaelina e Michele avvertirono il peso degli anni, sentiti Antonio e Annamaria, loro figli che si erano dedicati ad altro lavoro, decisero di chiudere l’attività.
E’ vero… oggi le salumerie come quella della “signora di Michele”, del tipo in foto di copertina, con l’avvento dei supermercati e dei centri commerciali anche da noi, non avrebbero avuto futuro e sviluppo; tuttavia devo dire che la mancanza di una donna, che dall’altra parte del bancone chiamava ogni cliente per nome, dai bambini agli anziani e si intratteneva con loro, genera un po' di nostalgia. Ma non solo! Raffaelina era anche incline allo scherzo e all’ironia, e quante volte ci si è intrattenuti da lei anche non avendo nulla da comprare.
Arrivederci, “signora di Michele”, penso che Pietramelara, di cui non sei figlia, ti abbia adottato con grande piacere e oggi ti piange.

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