Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

lunedì 24 aprile 2023

LARA DICE ANCORA

 

Avevo trascorso l’intera mattinata in campagna, quindi impossibilitato a partecipare e/o prendere visione dell’evento denominato “LaraDice”; poi nel pomeriggio, animato dalla solita curiosità, nonché attirato dall’esibizione in programma di Sonia Todaro e Francesca Del Duca, già seguite in più occasioni, perché facenti parte del gruppo che si esibisce con Eugenio Bennato, mi sono recato in piazza.
La prima impressione è stata di piacere: vedere la piazza gremita, come non accadeva da tempo, mi ha indotto a rimanere. Ho gironzolato un po’ fra gli stand del mercatino che è stato allestito, imprenditori locali hanno esposto la loro merce con orgoglio, all’insegna della tradizione e dell’innovazione, indicatori di un’aspettativa fiduciosa per il futuro in Pietramelara; altri provenienti da località vicine o più lontane hanno partecipato con interesse, facendo affari e stabilendo contatti commerciali; vi erano poi hobbisti che si sono messi in discussione di fronte a una platea vasta e diversificata esponendo bijou  ed altre chicche. 
La gente si è trattenuta sino a sera, chiacchierando, cantando e  ballando con Adele Bassi, gustando le pietanze esposte, tra esse l’arcifamosa carne saucicciara, divenuta negli ultimi decenni prodotto tipico del luogo; quando poi la temperatura è scesa, man mano i gruppi hanno cominciato a defilarsi. I bar della piazza penso che abbiano fatto ottimi affari: i gelati di Angela, la rosticceria di Annamaria e i drink di Mimmo e Gianluca, sono stati particolarmente graditi. Il tempo meteo è stato clemente e ha favorito l’afflusso, grazie anche a un buon canale di comunicazione creato avvalendosi dei social e del passaparola giovanile. Mi complimento con ognuno di voi, cari ragazzi dell’organizzazione, ma non menziono alcun nome, perché sicuro di dimenticarmi di qualche protagonista.
Tanto premesso ritengo che l’anima giovanile a Pietramelara ha ancora radici salde, non a caso l’associazione che si è dato l’onere dell’organizzazione nel denominarsi ha giocato sul calembour “LaraDice”, che fonde l’essenziale radicamento dei giovani con il nostro territorio ed il fatto che Lara (Pietramelara) qualcosa da dire l’ha sempre avuta e oggi, si è dimostrato, continua ad averla. Dal logo di LaraDice (vedi immagine di copertina), uno stilema del borgo in pianta, l’ennesima conferma che qui da noi, se qualcuno ha una cosa da dire, una storia da raccontare deve animarsi di coraggio, uscire allo scoperto, fidando nelle proprie forze e in quelle di qualche amico che condivide il percorso, anche senza l’apporto di enti e istituzioni (nessuno escluso) che troppo a lungo sono stati latitanti sotto tale aspetto.
 

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