Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

sabato 22 novembre 2014

21 NOVEMBRE, FESTA DEGLI ALBERI

Si è celebrata ieri, 21 Novembre, in tutto il mondo (eccetto Pietramelara!) la “Festa degli Alberi”; si tratta di una ricorrenza nata in epoca moderna, rispondendo alla necessità di educare la popolazione al rispetto ed all'amore degli alberi anche attraverso una celebrazione che si concretizzò per la prima volta in alcuni stati del Nord America intorno alla seconda metà dell'Ottocento.
Anche in considerazione della scarsa attenzione dedicata, qui da noi, al problema, direi che grande importanza vada attribuita alle piante in generale, più che agli alberi in quanto tali, infatti nello svolgersi della civiltà umana è stato l’intero regno vegetale a dare una grossa mano all’uomo nel progresso e nell’evoluzione.
Per considerare l’importanza delle piante dobbiamo far mente locale a tre motivazioni principali, quella alimentare e pratica, quella paesaggistica e quella che ci difende dall’innalzamento delle temperature.
Le piante, nel corso della loro evoluzione, hanno imparato a cibarsi di aria, miscuglio di tanti gas tra i quali l’anidride carbonica e l’acqua sotto forma di vapore, mediante il celebre processo che va sotto il nome di fotosintesi clorofilliana; la bocca da cui entra questo cibo è la parte inferiore della foglia, l’ acqua e l’anidride carbonica si combinano e, con l’aggiunta di energia catturata dal sole, danno origine (direttamente ed indirettamente) a sostanze zuccherine, grassi, proteine, legno ecc. La nostra alimentazione dipende in larghissima parte da questa singolare proprietà che hanno le piante: un piatto di pasta, un pezzo di cioccolato, una fetta di pane, ma anche alimenti di origine animale, come la carne ed il latte, non sarebbero presenti sulla nostra tavola senza le piante e la funzione di cui abbiamo parlato.
Le piante e gli alberi sono elementi costitutivi del paesaggio e contribuiscono a dare armonia ad esso, anche nelle città più popolate gli alberi contribuiscono rendere la vita dell’uomo più facile, a concedere loro angoli verdi per il riposo; è questo un vantaggio di cui noi, che abitiamo in un paese, non ci rendiamo sufficientemente conto , tuttavia ritengo che vivere in un luogo del tutto privo di alberi deve essere assolutamente alienante.
Infine gli alberi, ed i vegetali in genere, ci proteggono dall’effetto serra, che è un fenomeno naturale e quindi non di per sé dannoso; ciò che è dannoso, invece è l’eccessivo aumento dell’effetto serra.
Si tratta di un problema grave dovuto al fatto che l’eccessiva presenza di alcuni gas nell’atmosfera (soprattutto anidrite carbonica) non permette alla terra di disperdere calore, tra questi gas il principale è l’anidride carbonica derivante dalla combustione di idrocarburi, di legna ed altri combustibili fossili.
Il nostro pianeta, la terra, ha caldo non tanto per eccesso di riscaldamento ma per difficoltà di raffreddamento: è come se uno portasse un pesante maglione di lana in un pomeriggio di agosto; l’aiuto che ci danno le piante consiste nell'assorbimento dell’anidrite carbonica in eccesso e, facendo questo, è come se ci aiutassero a liberarci dal pesante maglione in pieno agosto. L’importanza è tanto più grande perché le piante regolano l’assorbimento di anidrite carbonica a seconda della sua presenza: se essa è molta, ne assorbono molta se essa è poca ne assorbono poca; l’importanza degli alberi e delle piante è maggiore quindi in ambienti più inquinati.
Amare e rispettare le piante è giusto ed auspicabile, perché sono sicuro che, anche se il più delle volte non lo meritiamo, esse ci amino e ci rispettino.

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