Scribacchiando per me

Scribacchiando per me
il blog di un pietramelarese

martedì 2 ottobre 2012

NONNI

Sono “figlio di persone antiche”, come diceva anche il grande Luciano De Crescenzo, e anche se porto il nome del padre di mio padre, i miei nonni paterni li ho conosciuti solo in fotografia. Ricordo molto bene, invece, quelli dalla parte di mia madre: nonno Pasquale e nonna Peppinella.
Il primo era un vero e proprio modello italo/meridionale per antonomasia: di famiglia contadina, imparò un mestiere e, poco più che adolescente emigrò negli USA. Anni difficili, quelli, anche nel paese più ricco del mondo: la grande depressione del ’29, il proibizionismo, lo strisciante sentimento antitaliano; passato questo periodo buio gli andò, tutto sommato, bene, essendo l’attività di carpentiere molto apprezzata allora da quelle parti. Ritornò in Italia con un consistente gruzzolo da parte, che investì in un bene (immateriale) allora del tutto sconosciuto: la cultura. Spese, infatti, tanti soldi per far studiare mia madre e gli altri figli, cosa di cui non si pentì mai; un vero e proprio innovatore, in anni in cui era raro anche spendere soldi per far studiare figli maschi lui volle figlie femmine laureate. La sue idee, per certi versi rivoluzionarie, suscitarono anche un po’ di ironia e di malcelata gelosia in paese, specie fra le famiglie più benestanti ed altolocate, fra le quali predominava in genere una diffusa e crassa ignoranza; ebbe anche qualche problema nel "Ventennio" per il suo antifascismo di “importazione americana”.
La nonna Peppinella proveniva da una famiglia giunta in paese dal Salernitano, commercianti in legname attratti a Pietramelara dai boschi del Monte Maggiore; era una donna di grande senso pratico, autoritaria e dolcissima allo stesso tempo. Impartiva ordini con il piglio di un sergente prussiano e, appena dopo, era capace di trascorrere accanto a te ore e ore per narrare antichi “cunti”, appresi quanto anche ella era bambina. Il suo pragmatismo la rendevano speculare e complementare rispetto alla figura del coniuge.
Questa breve nota storica sulle mie origini cade in un giorno dedicato ai nonni ed alla loro memoria, quando essi continuano ad esistere solo nel nostro ricordo; il contributo offerto, in termini di idee e di sacrificio affinché noi fossimo diventati, nel bene e nel male, quelli che siamo, è straordinario, e ritengo sia nostro dovere un sentimento di imperitura gratitudine nei loro confronti.

Nessun commento:

Posta un commento