I “colpi scuri” alle
sette circa del mattino costituiscono l’incipit più classico e tipico della
festa di stamattina; si tratta dei festeggiamenti in onore della Madonna della
Stella, tanto cari ai riardesi ma anche a noi altri dei comuni confinanti. Dei colpi
scuri, dicevo, che si avvertivano distintamente anche qui a Pietramelara. Il
culto, ancora tanto presente e sentito, si dipana tra il Santuario omonimo e la
Chiesa Madre di Riardo.
Ripercorrendo la storia di questo Santuario, apprendo dal web che esso affonda le radici in un passato lontano, precisamente intorno al 1450. Secondo la tradizione popolare, un pastore, alla ricerca di una pecora smarrita, si imbatté in un roveto particolare. La pecora, infatti, aveva l’abitudine di inginocchiarsi proprio sopra quel roveto. Incuriosito, il pastore scrutò tra i rami spinosi e scoprì, nascosta dalla vegetazione, un’antica cappella. Riportata alla luce la cappella, emersero affreschi bizantini raffiguranti la Madonna col Bambino, il Redentore e diverse figure di Santi. Si narra che, tra la gente accorsa, vi fosse una giovane donna affetta da problemi mentali che, alla vista della cappella, gridò di correre dalla “Madonna della Stella”. Questo episodio fu interpretato come un segno divino, e da allora il santuario fu consacrato a Santa Maria della Stella.
Le origini della cappella si fanno risalire alla prima metà dell’XI secolo, epoca altomedioevale. Dopo qualche decennio di abbandono tra il 1191 e il 1230, la Cappella cadde nell’oblio e venne nascosta dalla vegetazione.
I lavori di restauro del 1952, evidentemente condotti senza controllo e guida, causarono la perdita (per sempre) di alcune immagini bizantine; in compenso grazie al distacco di quelli rimasti dalle pareti, gran parte di tali affreschi oggi sono fruibili dai fedeli e dagli appassionati d’arte.
Fino al 2024 il sedime della Cappella giaceva su un fondo di proprietà della Famiglia de Ponte, tuttavia con atto di donazione rogato dal notaio Di Caprio, Andrea de Ponte, in rappresentanza dell’intera famiglia cedette il bene al Comune di Riardo, nella persona del Sindaco Armando Fusco, anche grazie ai “buoni uffici” dell’Assessore Nicola de Nuccio.
Secondo l’indirizzo dell’Amministrazione Fusco la Cappella della Madonna della Stella diventerà non solo un luogo di culto e di pellegrinaggio, ma anche un importante attrattore turistico. La presenza degli affreschi della “scuola campana”, coevi a quelli delle più celebri opere di arte sacra della regione, come Sant’Angelo in Formis e Rongolise, conferisce a questo luogo un’importanza storica e artistica che merita di essere valorizzata e preservata per le generazioni future.
Articolato, quest’anno, il programma dei festeggiamenti: stamattina, nel primo giorno di festa, il Giro della Banda Musicale Città di Gioia del Colle, e due Messe celebrate dal parroco Don Marco Stolfi, in Chiesa Madre, e alle ore 18,00 avrà inizio la tradizionale processione che terminerà al Santuario, dove come tutti gli anni la Statua della Madonna rimarrà fino alla mattina della domenica 15. Stasera, alle 21,30, in Villa Violati, si esibirà il Concerto Musicale Falcicchio di Gioia Del Colle. Nel pomeriggio di Giovedì 12 al Santuario arriveranno i fedeli di Pietramelara che ricambieranno, come da tradizione secolare, il recente pellegrinaggio dei riardesi a San Pasquale. Venerdì 13 giugno, è prevista una celebrazione eucaristica per anziani e infermi, seguirà la Fiaccolata fino al Santuario. Domenica 15, al termine della Santa Messa delle otto in Cappella, è prevista la Processione e la Statua sarà riportata dai fedeli in Chiesa Madre, accompagnata dalla Banda Musicale Ritmo ed Armonia di Riardo, diretta dal Maestro Nicola Tartaglia; i fuochi pirotecnici saranno il materiale coronamento ed epilogo della festa, che sa tanto di tradizioni ed identità condivisa.
Ripercorrendo la storia di questo Santuario, apprendo dal web che esso affonda le radici in un passato lontano, precisamente intorno al 1450. Secondo la tradizione popolare, un pastore, alla ricerca di una pecora smarrita, si imbatté in un roveto particolare. La pecora, infatti, aveva l’abitudine di inginocchiarsi proprio sopra quel roveto. Incuriosito, il pastore scrutò tra i rami spinosi e scoprì, nascosta dalla vegetazione, un’antica cappella. Riportata alla luce la cappella, emersero affreschi bizantini raffiguranti la Madonna col Bambino, il Redentore e diverse figure di Santi. Si narra che, tra la gente accorsa, vi fosse una giovane donna affetta da problemi mentali che, alla vista della cappella, gridò di correre dalla “Madonna della Stella”. Questo episodio fu interpretato come un segno divino, e da allora il santuario fu consacrato a Santa Maria della Stella.
Le origini della cappella si fanno risalire alla prima metà dell’XI secolo, epoca altomedioevale. Dopo qualche decennio di abbandono tra il 1191 e il 1230, la Cappella cadde nell’oblio e venne nascosta dalla vegetazione.
I lavori di restauro del 1952, evidentemente condotti senza controllo e guida, causarono la perdita (per sempre) di alcune immagini bizantine; in compenso grazie al distacco di quelli rimasti dalle pareti, gran parte di tali affreschi oggi sono fruibili dai fedeli e dagli appassionati d’arte.
Fino al 2024 il sedime della Cappella giaceva su un fondo di proprietà della Famiglia de Ponte, tuttavia con atto di donazione rogato dal notaio Di Caprio, Andrea de Ponte, in rappresentanza dell’intera famiglia cedette il bene al Comune di Riardo, nella persona del Sindaco Armando Fusco, anche grazie ai “buoni uffici” dell’Assessore Nicola de Nuccio.
Secondo l’indirizzo dell’Amministrazione Fusco la Cappella della Madonna della Stella diventerà non solo un luogo di culto e di pellegrinaggio, ma anche un importante attrattore turistico. La presenza degli affreschi della “scuola campana”, coevi a quelli delle più celebri opere di arte sacra della regione, come Sant’Angelo in Formis e Rongolise, conferisce a questo luogo un’importanza storica e artistica che merita di essere valorizzata e preservata per le generazioni future.
Articolato, quest’anno, il programma dei festeggiamenti: stamattina, nel primo giorno di festa, il Giro della Banda Musicale Città di Gioia del Colle, e due Messe celebrate dal parroco Don Marco Stolfi, in Chiesa Madre, e alle ore 18,00 avrà inizio la tradizionale processione che terminerà al Santuario, dove come tutti gli anni la Statua della Madonna rimarrà fino alla mattina della domenica 15. Stasera, alle 21,30, in Villa Violati, si esibirà il Concerto Musicale Falcicchio di Gioia Del Colle. Nel pomeriggio di Giovedì 12 al Santuario arriveranno i fedeli di Pietramelara che ricambieranno, come da tradizione secolare, il recente pellegrinaggio dei riardesi a San Pasquale. Venerdì 13 giugno, è prevista una celebrazione eucaristica per anziani e infermi, seguirà la Fiaccolata fino al Santuario. Domenica 15, al termine della Santa Messa delle otto in Cappella, è prevista la Processione e la Statua sarà riportata dai fedeli in Chiesa Madre, accompagnata dalla Banda Musicale Ritmo ed Armonia di Riardo, diretta dal Maestro Nicola Tartaglia; i fuochi pirotecnici saranno il materiale coronamento ed epilogo della festa, che sa tanto di tradizioni ed identità condivisa.
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