Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

lunedì 1 gennaio 2024

70 ANNI DI RAI

 

Un 2024 molto speciale per la Rai Radio Televisione Italiana. Un annata molto speciale perché nel 2024 la Rai celebrerà il compleanno della televisione e quello della radio. La Tv, come sappiamo, è nata il 3 gennaio del 1954, mentre la radio ha preso il via trent’anni prima, cioè il 6 di ottobre del 1924. Due compleanni molto importanti che saranno celebrati a dovere dalla Rai attraverso tutta una serie di iniziative che culmineranno con una giornata specialissima il prossimo mese di ottobre, dalla celebre “Nuvola” di Fuksas a Roma.
E naturalmente con la RAI prendeva vita anche l’Italia televisiva; nel ’54 non esistevano le televisioni private, oggi chiamate “reti commerciali”, che si sarebbero sviluppate a partire dai primi anni 80. Fino a quel momento la Rai esercitava un monopolio assoluto dell’informazione e dell’intrattenimento. A tale monopolio si contrappose, quasi subito dopo, la Fininvest (poi divenuta Mediaset) che creò tre reti: Canale 5, Italia 1 e Rete 4, in grado di trasmettere su tutto il territorio nazionale. A questo proposito va sottolineato il carattere profetico di una sentenza della Corte Costituzionale del 1960, in cui si giunse alla conclusione che, alla lunga, si sarebbe prodotto un accentramento monopolistico in mani private (con tutte le conseguenze del caso).
Grande è stato il ruolo della televisione nel completare il processo di unità nazionale, iniziato novant’anni prima della nascita della RAI. La televisione con i propri programmi educativi e culturali, ha “alfabetizzato” e dato una lingua comune a decine di milioni di italiani; mi piace ricordare a tal proposito la trasmissione pomeridiana di Alberto Manzi “Non è mai troppo tardi”, di cui ho scribacchiato su questo blog (https://scribacchiandoperme.blogspot.com/2014/02/non-e-mai-troppo-tardi.html).
A casa mia la televisione entrò nel 1957, in coincidenza con la nascita della mia sorella maggiore; ritengo che sino ad allora in paese gli apparecchi televisivi si potevano contare sulle dita di due mani. Alcune ragazze del vicinato avevano preso l’abitudine di venirsi a guardare la TV, quella mezz’oretta dopo cena, e in quell’occasione si sono rinsaldati vincoli di amicizia, non ancora sciolti dopo tanti decenni. Inoltre ricordo il ragazzo che di sera veniva a consegnare la bottiglia di latte appena munto, che si doveva fermare dieci minuti/un quarto d’ora a guardare la trasmissione che era in onda in quel momento, era evidente il suo forte desiderio di possedere un televisore anche per la propria famiglia.
Certo esisteva anche qualche televisore nei locali pubblici, tra cui quello mitico nella sezione della Democrazia Cristiana, in via Roma (https://scribacchiandoperme.blogspot.com/2014/06/via-palazzo.html). Già da allora, noialtri della generazione “a letto dopo carosello” ci legavamo sempre di più a quel mezzo di comunicazione di massa, anche grazie alle trasmissioni pomeridiane della “TV dei Ragazzi”, che ricordo con profonda  nostalgia; solo per citarne qualcuna “I ragazzi di Padre Tobia”, “Giovanna la nonna del Corsaro Nero”, “Chissà chi lo sa” e tante altre.
Buon compleanno RAI, allora, anche senza nutrire alcuna avversione preconcetta per le reti commerciali.

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