Scribacchiando per me

Scribacchiando per me
il blog di un pietramelarese

sabato 28 ottobre 2023

RICORDANDO COSTANTINO

 


E’ in una sera di autunno come questa che mi giunse la notizia! Te ne eri andato in silenzio, con la discrezione che avevi eletto come tratto distintivo della tua intera esistenza. Avevo pensato dapprima a uno scherzo di pessimo gusto, lo sai succede, ma poi fatte una o due telefonate ebbi la conferma che non avrei mai voluto avere. La tua malattia, diciamolo, seria ma non grave, aveva minato il tuo spirito prima ancora che il tuo corpo.
Avevamo trascorso la nostra gioventù in modo (oserei dire) parallelo: serenità, gioia di vivere, divertimenti semplici e sani, come possono esserlo stati quelli che offriva negli anni ‘70 ed ‘80 il nostro defilato paese: interminabili giri in motorino, qualche passeggiata in montagna, discussioni su temi politici e sociali tipici di quel tempo, l’ironia degli scherzi, la frequenza della piazza, insieme agli amici a cui hai voluto e che ti hanno voluto bene. In quel periodo avevi anche incontrato Carla, un amore grande che ti ha accompagnato fino alla fine. Praticavi uno sport allora, la pallavolo che ti diede prestigio e visibilità; poi ci fu l’Università e il definitivo trasferimento da Capua a Pietramelara insieme alla famiglia. La laurea e come conseguenza, l’inizio di una professione che hai tanto amato, con un gruppo di amici e colleghi, tra i quali il carissimo Nunzio che sicuramente ancora ti terrà compagnia in una dimensione diversa dalla nostra. 
L’immagine di te che ho voluto inserire come copertina, è indice di quella serenità profonda di cui stiamo scrivendo: una gita a Campitello Matese, eravamo saliti io e te sulla cima del Monte Miletto, oltre duemila metri di quota e, mentre ritornati riposavi su quella sdraio, voleste darci la lieta notizia che Carla e tu eravate in attesa di Roberta.
La tua età matura invece ha segnato una sorta di contrappasso, con i molteplici lutti e dispiaceri che ti hanno segnato; a pensarci bene per te forse non erano neppure una grande novità, i drammi erano cominciati presto! … dato che solo da bambino avevi perso un punto di riferimento insostituibile, quale può essere una mamma.
Sono passati ben quattro anni, caro Costantino, ma per me quella drammatica notizia telefonica continua ad essere una dolorosa novità. Ed infatti, penso che tu lo sappia, ogni qualvolta passo in macchina, a piedi o in bici davanti all’Annunziata mi viene di istinto di voltarmi verso destra per vedere se sei seduto davanti al garage come eri abituato a fare, per scambiarci un semplice saluto o fermarmi qualche minuto per due chiacchiere. L’unica fortuna che ti posso riconoscere è stata quella di non aver attraversato l’ultimo quadriennio segnato dalle negatività più svariate: pandemia prima, guerre a pochi passi da noi oggi; inutili carneficine di innocenti che, una volta terminate, lasceranno di nuovo il tempo che hanno trovato.
Arrivederci Amico Mio.
Francesco

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