Scribacchiando per me

Scribacchiando per me
il blog di un pietramelarese

giovedì 7 settembre 2023

RICHIAMO TURISTICO, CONCETTO MALINTESO

Anche questa volta i toni trionfalistici appaiono fuori luogo! Si annuncia di aver apposto la segnaletica relativa al percorso della Via Francigena… va bene comunicare alla cittadinanza le cose poste in essere dall’amministrazione, ma in questo come in altri casi analoghi si è esagerato, via… per qualche tabella che doveva essere già apposta all’indomani della definizione del percorso, avvenuta nel 2019. Tale circostanza mi induce a intrattenere i miei “quattro lettori” sul turismo a Pietramelara.
E’ ormai prassi consolidata, anche in tal campo, quella di cogliere l’opportunità di un finanziamento, organizzare un evento senza sforzo di comunicazione esterna, e poi… chi s’è visto s’è visto! Mi riferisco al concerto organizzato in ambito delle iniziative finanziate tramite il P.O.C, la sera dello scorso 2 settembre (cfr. immagine di copertina); era sì una manifestazione musicale di buona qualità, ma quella che è mancata è stata la funzione di richiamo, tramite gli eventi, a visitare il nostro paese. Mi spiego: la nostra regione finanzia e incentiva tali eventi per rendere visibili anche realtà un po' defilate geograficamente come il nostro comune, in altre parole si fa leva sulla funzione di richiamo degli eventi stessi, affinché anche persone singole e gruppi possano venire a conoscenza di monumenti e bellezze ambientali che altrimenti potrebbero rimanere nell’ombra. Da uno sguardo al "parterre" del concerto, tuttavia, ben pochi erano i non pietramelaresi, in altre parole “noi ce la siamo cantata e noi ce la siamo suonata”, e mai come in tal caso la frase idiomatica appare calzante. E poi, via, è possibile che ogni forma di cultura a Pietramelara venga intesa sotto il profilo musicale?
Il turismo locale, il turismo lento, che tanto va di moda oggi, rappresenta l’ultima occasione di sviluppo in grado di creare occupazione; sembra però che tale principio poco sia entrato nella mente di chi ci amministra. Una fra tutte, le condizioni in cui versa il nostro millenario borgo, così come giustamente documentato da qualche cittadina che dimora da quelle parti, sui social. Se il borgo non viene manutenuto dal punto di vista igienico e della sicurezza, nessuno più vorrà abitarci e nessuno più lo vorrà visitare. Sono anni ormai che non si rinnova l’appuntamento di fine estate con la Sagra al Borgo ma, a parte la parentesi COVID, qualcuno si è chiesto perché un evento di forte richiamo, sia di fatto divenuto impossibile da ripetere?
Il vostro blogger scribacchiante che, a titolo di pura volontarietà, ha accompagnato innumerevoli gruppi a visitare il borgo (a detta di qualche assessore raccontando frottole e imprecisioni), purtroppo oggi si è visto costretto a non volerlo fare più, anche perché ogni volta la porzione visitabile diveniva più piccola.
Ed allora, amici dell’amministrazione, se si vuole fare richiamo turistico, e non semplicemente spendere danaro pubblico, vanno rimosse le criticità di cui sopra, anche a costo di impopolarità, quindi va stilato un efficace piano di comunicazione, in grado di creare un flusso turistico gestibile e continuativo.

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