Un compleanno cos’è? ... se non il doverti
ricordare che un altro anno, l’ennesimo, è trascorso? Una vecchia foto di un
mio compleanno di tanti anni fa forse il decimo, quella di copertina, mi
riporta indietro. Nonostante sia ingiallita e macchiata, si vede bene il
sottoscritto festeggiato con la mia cara mamma che aveva preparato la torta, di
quelle buone, fatte in casa con le uova del pollaio e il latte della vicina che
la sera all’imbrunire consegnava la bottiglia, bagnata con il vermut e decorata
con i confettini. Una torta dotata di personalità, senza le ostie con le
immagini dei calciatori o dei cartoni animati, come si usa oggi, ma diversa
ogni anno dal precedente e dal successivo.
Si alzava di mattino presto la mia mamma per prepararla, doveva sbrigarsi perché la scuola l’attendeva; la fretta comunque non toglieva nulla al sapore di quelle torte; i bambini del vicinato venivano invitati a mangiarne una fetta , s’intende, dopo aver cantato “tanti auguri a te” e il rituale spegnimento di candeline. Quando poi queste candeline sono diventate troppe, tanto da non starci più sulla torta, i compleanni non sono stati più festeggiati.
Cosa rimane? Solo il ricordo… affetti carissimi da cui ci siamo separati per sempre, amicizie divise dalla distanza geografica e dalla sorte, un paese e una comunità che ho amato e che amo, comunque diversi da allora, e certamente non migliori.
Ho una famiglia ed un lavoro, che mi danno sicurezza e soddisfazioni, ho faticato non poco perché esse possano durare nel tempo, tuttavia ritornare a quei giorni felici e sereni, quei 17 settembre di tanti anni fa, produce un magone e una nostalgia che descrivere è difficile, anche da parte di un blogger scribacchiante ormai sessantatreenne.
Si alzava di mattino presto la mia mamma per prepararla, doveva sbrigarsi perché la scuola l’attendeva; la fretta comunque non toglieva nulla al sapore di quelle torte; i bambini del vicinato venivano invitati a mangiarne una fetta , s’intende, dopo aver cantato “tanti auguri a te” e il rituale spegnimento di candeline. Quando poi queste candeline sono diventate troppe, tanto da non starci più sulla torta, i compleanni non sono stati più festeggiati.
Cosa rimane? Solo il ricordo… affetti carissimi da cui ci siamo separati per sempre, amicizie divise dalla distanza geografica e dalla sorte, un paese e una comunità che ho amato e che amo, comunque diversi da allora, e certamente non migliori.
Ho una famiglia ed un lavoro, che mi danno sicurezza e soddisfazioni, ho faticato non poco perché esse possano durare nel tempo, tuttavia ritornare a quei giorni felici e sereni, quei 17 settembre di tanti anni fa, produce un magone e una nostalgia che descrivere è difficile, anche da parte di un blogger scribacchiante ormai sessantatreenne.
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