Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

domenica 3 luglio 2022

DIFRUSCIARDO: 25 ANNI DI PROBLEMI IRRISOLTI

 

Le elezioni sono ormai passate da un pezzo e… onore a chi ha saputo vincerle! Di analisi social/comunicate ne sono state fatte a iosa, alcune puntuali, altre meno, non è questo che conta. Pertanto non è intenzione del vostro blogger scribacchiante farne di ulteriori; ciò che preme sottolineare al proposito è solo quel certo senso di fastidio emergente in quelle analisi, da varie parti della lista numero due, nei confronti di affermazioni che si staccano fortemente dalla media dei voti ricevuti dai singoli candidati: fatevene una ragione, cari assessori e caro sindaco… kest’è!
Piuttosto sembra opportuno, dato il momento, elencare alcune problematiche da inserire in agenda, problematiche che ben 25 anni ininterrotti di amministrazioni “difrusciardo” (di fruscio/leonardo in acrasi), non hanno saputo ne voluto affrontare. Che si tratti di 25 anni di amministrazioni variate solo nel nome del sindaco lo ha dimostrato il responso delle urne, giorno 13 giugno: i nomi variano ma rimane fisso chi tira i fili. E’ l’alternanza democratica quello che manca da decenni. (cfr. http://scribacchiandoperme.blogspot.com/2016/06/gattopardi-pietramelara.html)
Negli ampi giri fatti in campagna elettorale, nonché da alcuni post che continuano ad imperversare sui social, va citato in primo luogo il problema dell’approvvigionamento idrico che affligge le famiglie abitanti nei piani più alti e nel borgo. Il problema è annoso e presenta più di un aspetto da considerare; forse le potenzialità del corpo idrico disponibile non sono più adeguate a un paese che, se nella popolazione rimane stabile, aumenta a dismisura nell’estensione del perimetro urbano. Non si capisce per quale motivo l’acquedotto rurale in località Casino (finanziato con fondi europei) non funzioni: spiegatelo, o quantomeno spiegate per quale motivo non vadano in funzione il pozzo e il serbatoio collegato. Continue perdite affliggono la rete, alcune rimangono li a scorrere per anni, come è accaduto in quella sita a valle dell’abitazione Mozzi, sulla panoramica per Rocchetta; attualmente tale perdita, in periodo di prolungata siccità, ha determinato un vero e proprio pantano in un fondo appartenente a mia zia, a confine con la citata abitazione (sono a disposizione di chiunque munito di stivali voglia verificare); si badi bene che il sottoscritto con cadenza almeno mensile ha segnalato la cosa al responsabile della manutenzione acquedottistica, ottenendo promesse di provvedere quasi immediatamente ma… niente.
Il centro storico, laddove per esso non si intende solo il borgo, ma tutto il sistema urbano che fa perno sull’asse Piazza San Rocco/Via Roma, langue di desertificazione economica e sociale, determinata da scelte che definire demenziali risulta particolarmente benevolo: lo spostamento del mercato è solo una di esse ma, vogliamo parlare di “case a un euro”? Progetto scopiazzato da chissà dove, senza tener conto delle peculiarità del nostro borgo, e senza esercitare alcun potere di coercizione nei confronti dei proprietari, che, a più di un anno dal varo, rimane lettera morta. Si può dire, al proposito, che i defrusciardo temono l’impopolarità più di qualunque altra cosa! (cfr. http://scribacchiandoperme.blogspot.com/2021/04/case-un-euro.html).
Il traffico e le soste selvagge sono abbandonati a se stessi, e chi, per esempio, da via Angelone come il sottoscritto deve immettersi su via San Pasquale, ogni volta deve raccomandarsi l’anima, tanto inesistente è la visibilità, per non parlare dello stop primo/secondo tratto di via Angelone, laddove il parcheggio in seconda e terza fila è costume diffuso, e non ci si fa scrupolo neppure di parcheggiare proprio ai piedi dello stop. Forse mi posso vantare di essere stato fra i pochi (caso più unico che raro) ad aver dovuto pagare una multa per divieto di sosta, qualche anno fa. Ci si gloria con l’immancabile j’ammu annazi accussì anche per motivi futili e paradossali, ad esempio per l’apposizione di qualche lampadina in quella che è stata definita “area di parcheggio”, accanto al mercato, irregolare, va detto per i pericoli di inquinamento della falda, dovuto ad assenza di pavimentazione: i veicoli in sosta possono rilasciare oli, carburanti ed altri inquinanti sul suolo, solo che gli ambientalisti, tanto visibili sui social non se ne accorgono o fanno finta di non accorgersene.
Ce ne sarebbe tanto altro, cari miei quattro lettori, ma ve lo risparmio, per non tediarvi e perché so che il vostro senso di osservazione è acuto, solo che in prossimità del voto diviene un po’ appannato.
 
 
 

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