Scribacchiando per me

Scribacchiando per me
il blog di un pietramelarese

sabato 28 maggio 2022

SENZA NESSUNA MERAVIGLIA

 

Ero impegnato sabato mattina verso le sette nella mia solita passeggiatina, percorrevo la via di Baia, dirigendomi verso il paese, ed allora sono passato (sono dovuto passare) in contrada Dodici, sul ponte che permette di superare il rivolo Nocella. E’ quello il luogo in cui mercoledì sera si è verificato uno degli episodi più drammatici per la storia recente del nostro territorio: il terribile e tragico incidente che ha tolto la vita a un ragazzo diciassettenne e ridotto in fin di vita un suo coetaneo che viaggiava con lui sulla Fiesta. Fiori, ceri, segni vari della pietà popolare, una foto del povero Francesco D’Onofrio (vedi immagine di copertina), il luogo messo in precaria sicurezza da una recinzione da cantiere; un pezzo importante della spalletta del ponte in solido cemento era stata divelta dalle fondamenta spezzandosi, segno di un impatto violentissimo, e si trovava sul piano di campagna, sottoposto alla provinciale per circa un metro. Un cinghiale che ti taglia la strada è diventato un evento frequente, la perdita di controllo del veicolo, l’urto contro il muro del ponte: queste in estrema sintesi le fasi dell’immane tragedia.
Mi sono emozionato e molto, al pensiero di una vita giovanissima troncata all’improvviso, al dolore che si sarà presentato repentino e lancinante nella famiglia della vittima. Rivolgo alla mamma ed al papà un indirizzo di cordoglio profondo nella speranza che la tragedia nella sua drammaticità serva in qualche modo a rendere più prudenti i nostri giovani, affinché cose brutte come queste non si possano ripetere.
In relazione a tale tragedia molte cose si sono udite negli ultimi giorni: nei post sui social e nei capannelli della piazza ho potuto captare sentimenti per lo più di pietà e solidarietà con la famiglia. Nun c’amma fa meraviglie… però! Potrebbe toccare a chiunque in qualunque casa; infatti poi c’è il solido sapiente che spara sentenze sull’eccesso di permissività nel permettere l’utilizzo di un auto ad un ragazzo neppure maggiorenne. Ma cosa ne sapete? … quanto siete cinici ed ignoranti, oggi si cresce più in fretta e tale anticipo a volte può causare negatività tanto drammatiche. Vi è in ogni giovane, e vi è stata in ognuno un tempo giovane, la voglia di provare l’ebbrezza di andare forte in auto e/o in moto, cosa a cui non è sfuggito neppure il vostro blogger scribacchiante, lo dichiaro. Non c’è al modo cosa più drammatica della perdita di un figlio e una persona normale e benpensante non lo augurerebbe mai a chicchessia. 
Chiniamo il capo quindi alla memoria di Francesco, e speriamo che il suo amico e compagno di sventura  si ristabilisca quanto prima.

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