Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

venerdì 5 novembre 2021

LE VICINALI NELLA POLEMICA

 


Con un post su Facebook uscito nel pomeriggio di ieri la sig.ra Teresa Marsocci, facente parte dello staff del noto ristorante Villa Solatio, lamenta la mancata manutenzione della strada che conduce al proprio luogo di lavoro, sito in località Pantani, in agro di Pietramelara, con grave pregiudizio per l’attività economica. La foto di copertina, ripresa dal post, d'altronde lascia poco spazio all'immaginazione. 
Questo il nucleo del post: “I mesi invernali costituiscono per la mia attività la pianificazione, con visite alla struttura Villa Solatio, degli eventi per gli anni 2022 / 2023. Quali risultati potrei avere, se il primo impatto che ha il cliente è quella di una strada comunale fangosa e dissestata? Vi assicuro scarsi!!!
"La strada è davvero brutta", "ci siamo spaventati", "abbiamo avuto paura di perderci". Questi sono solo alcuni commenti di chi viene a visitare Villa Solatio. Sono ben oltre 15 anni che viene fatto presente alle amministrazioni passate e presenti questo problema, ad oggi ho visto solo ripulire le siepi per le varie vie del paese, recupero e pulizia dei fossi, ma questo non mai è accaduto in questa strada fangosa e dissestata del comune di Pietramelara”.
Seguono piccate risposte del vicesindaco, assessore ai lavori pubblici, che in sostanza sostiene la tesi che la strada è privata, e che pertanto si genera un’impossibilità a manutenerla impiegando risorse pubbliche.
Per la verità il problema non è limitato al solo tronco stradale in questione; se si percorre infatti il tratto alto di via Mancini e l’adiacente via Saiano, la situazione è ancora più grave rispetto a quanto lamentato dalla Marsocci, e ritengo che l’evento piovoso di mercoledì pomeriggio, nella sua eccezionalità (120 mm di pioggia in poche ore), abbia causato inconvenienti anche altrove.
Ritornando alla vicinale che conduce al noto ristorante, ritengo che vada fatta chiarezza. La situazione giuridica della strada vicinale è solitamente questa: il resede della vicinale, compresi accessori e pertinenze, è privato, di proprietà dei titolari dei terreni latistanti, mentre l’ente pubblico è titolare di un diritto reale di transito.
Per le strade vicinali ad uso pubblico il Comune, è tenuto a concorrere alle spese per la manutenzione, sistemazione e riparazione della strada vicinale, ai sensi dell’art. 3, del D.Lgs. Luogotenenziale 01.09.1918, n. 1446. Detto articolo prevede, infatti l’obbligo del Comune di partecipare agli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade vicinali, nella misura variabile da 1/5 fino a metà della spesa a seconda dell’importanza delle strade, purché la strada sia soggetta a pubblico transito. Sussiste tale requisito ogni qual volta la strada vicinale possa essere percorsa indistintamente da tutti i cittadini per una molteplicità di usi e con una pluralità di mezzi, mentre è irrilevante che la stessa si presenti disagevole in alcuni tratti e poco frequentata nel complesso. L’uso pubblico, assimilabile a una servitù collettiva, legittima i comuni a introdurre alcune limitazioni al traffico, ad esempio vietando l’uso di alcuni mezzi (specie di quelli molto impattanti) in modo continuativo o in particolari periodi, come per il resto della viabilità comunale.
L’ufficio tecnico Comunale deve tenere un “elenco delle strade vicinali” consultabile dagli interessati. Tale elenco ha valore meramente “dichiarativo” e non “costitutivo”, ovvero il fatto che una strada sia inclusa come vicinale ad uso pubblico non determina automaticamente l’acquisto di tale caratteristica. Secondo la giurisprudenza (si veda ad esempio T.A.R. Campania Napoli, sez. VII, 12 dicembre 2007, n. 16202) occorre fare riferimento alla situazione reale in cui si trova la strada.
 

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