Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

domenica 17 dicembre 2017

Le chiesette del Borgo

Il nostro borgo, pensato e progettato come unità autonoma fortificata, doveva per forza di cose disporre anche di alcuni servizi, tra cui la presenza di luoghi di culto. Si già scribacchiato su questo blog della carenza di spazio, che ha indotto in modo diretto anche una certa scarsità nelle dimensioni della chiesette nel tempo realizzatevi. Eh si… doveva essere così perché se, come attestano le fonti, già nel tardo medioevo la popolazione pietramelarese ammontava a più di 1.500 anime, concentrata quasi solo all’ interno della cinta muraria, l’esigenza di riunirsi per una messa domenicale , per un funerale o per una qualsiasi funzione liturgica era in qualche modo ostacolata dalla scarsa superficie e recettività delle chiesette site nel borgo . Piccole le case, piccole le chiese, quindi per lo stesso motivo.
Ma quali erano e dove si trovavano queste chiesette? Cosa se ne conserva ancora?
Va detto prima di tutto che sono state da tempo sconsacrate, hanno perso, quindi, ogni funzione religiosa.
La cappella che ci è pervenuta nel migliore stato di conservazione è quella di San Nicola (cfr. foto di copertina), sita nel luogo detto “muro scassato”. Restituita alla pubblica fruizione qualche anno fa, ha pianta quadrata e conserva pregevoli elementi architettonici, tra i quali un altare in stucco in stile tardo barocco e la volta a crociera. L’ingresso principale, di fronte a detto altare, è stato da tempo murato e a ridosso vi è stato costruito un forno, il cui uso ha annerito di nerofumo le pareti e la volta. In chiave di volta si notano tracce di un affresco che potrebbe rivenire alla luce una volta rimosso il nerofumo.
Di dimensioni maggiori, anche se di pregio artistico sensibilmente minore, è la “cappella delle monache”, sita ‘ncoppa a corte, nel piano terreno dell’ex asilo San Rocco. La pianta e rettangolare , l’entrata sul lato lungo, attualmente è adibita a deposito. In alto a destra, rispetto all’entrata si notano le tracce di una piccola cantoria, dalla quale le monache potevano assistere alle celebrazioni senza passare dalla piazzetta; conserva un altare di fattura piuttosto grezza e una nicchia a ridosso di esso, con decorazioni floreali di buon gusto. L’archetto sito sulla facciata dell’asilo reggeva una piccola campana, oggi rimossa.
Un’altra cappellina doveva trovarsi più in basso, nei pressi della Madonna della Libera, a immediato ridosso del palazzo Adipietro. Pare che crollò in seguito a eventi bellici, non rimangono di essa che due barbacani, ultimo residuo dei muri perimetrali, e il supporto per una campanella. Attualmente lo spazio viene utilizzato in occasione di eventi sul borgo, come punto musica e/o attività espositive.
Nei palazzi delle famiglie nobili siti sul borgo si segnalano le cappelline private, a volte veri e propri preziosi altarini “a scomparsa”, di pregevolissima fattura, contenenti anche reliquiari ed altri elementi.

2 commenti:

  1. ...La cappella che ci è pervenuta nel migliore stato di conservazione è quella di San Nicola (cfr. foto di copertina), sita nel luogo detto “muro scassato”.
    Dove si trova questo ''muro scassato''?

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    Risposte
    1. Muro scassato è la località dove fu praticata la breccia nelle mura da parte degli Aragonesi, trovasi in prossimità della casa dei DE Nuccio (del bar in piazza)

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