Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

lunedì 24 ottobre 2016

PRO LOCO: RICUCIRE I MILLE COCCI

La notizia è recente, ancora calda: con Decreto Dirigenziale n. 85 del 13/10/2016, pubblicato in data 17 ottobre 2016 sul n. 69 del Bollettino Ufficiale della Regione Campania, è stata decretata la “Cancellazione dall'Albo regionale delle Pro Loco della Pro Loco Pietramelara - CE 53”. Le motivazioni del provvedimento sono in sostanza due, di seguito elencate: l’ Associazione non ha prodotto, per gli anni 2015 e 2016, la documentazione prevista all'art. 5, comma 2 del Regolamento regionale n. 2/2015 (bilanci consuntivi e preventivi,relazione sull’attività svolta nell’anno precedente e in programmazione per l’anno in corso) ; con nota del 26/07/2016, l’amministrazione Regionale ha provveduto a dare comunicazione di avvio del procedimento per la cancellazione d'ufficio dall'Albo regionale e, a seguito della ricezione della comunicazione di avvio del procedimento in data 02/08/2016, come comprovato dalla ricevuta di ritorno agli atti, l’Associazione non ha provveduto ad integrare la documentazione richiesta . Omissioni ed errori, perseverati nonostante il chiaro sollecito.
Che dire?...già in tempi non sospetti questo blog ha sottolineato la crisi istituzionale, operativa e progettuale di tale importantissimo organismo (“UNA PRO LOCO IN CRISI” 30/07/2014, cfr. http://scribacchiandoperme.blogspot.it/2014/07/una-pro-loco-in-crisi.html), soprattutto per dare lo svegliarino a chi di dovere, per sollecitare un’attività più intensa e continuativa, purtroppo tutto è caduto nel vuoto e chi doveva ricevere il messaggio ha continuato imperterrito nella propria linea di condotta, e oggi ci troviamo con in mano i mille cocci di qualcosa che, partito negli anni 70, in forte anticipo sui paesi circostanti, ha colto in passato lusinghieri traguardi. Come non ricordare quegli eventi? …le sagre, il carnevale di allora, la voglia di partecipare, di dare una mano, il coinvolgimento di larghissimi strati della popolazione. Per una serie di motivi, che non ritengo il caso di ritornare ad elencare, siamo giunti a questo punto, che qualcuno potrebbe giudicare di non ritorno: non è così, o almeno non è del tutto così, la nostra Pro Loco è solo stata cancellata dall’Albo, ma non per questo ha cessato di esistere, in quanto soggetto giuridico ed istituzionale. Cosa fare, allora?
Non è pensabile che una Pro Loco possa operare al di fuori dell’Albo, infatti l’inserimento in esso consente l’accesso a strumenti finanziari ed altro, senza i quali l’operatività è fortemente compromessa. Correttezza imporrebbe, allora, le immediate dimissioni di presidente e consiglio di amministrazione, ma ritengo che sia meglio essere prudenti: ciò potrebbe creare un vuoto imbarazzante. Il mandato è alla scadenza e pertanto sarebbe maggiormente auspicabile un tesseramento aperto, pubblico, trasparente e (soprattutto) pubblicizzato con i mezzi più potenti: manifesti, sito web, facebook e stampa locale, ed elezioni immediate, a tesseramento completato. Allargando infatti la base sociale dell’associazione si immetterebbero nuove energie a disposizione di essa, si potrebbe cercare in qualche modo di ricucire i cocci, recuperando il tempo perduto, e producendo la documentazione richiesta e sollecitata dai competenti organi regionali, in vista di una eventuale riammissione nell’Albo. D’altronde lo stesso regolamento regionale annovera fra le finalità istituzionali delle pro loco quelle di mettere in campo “iniziative idonee a favorire, attraverso la partecipazione popolare, il raggiungimento degli obiettivi sociali del turismo”. Invece, se guardiamo al passato più prossimo è proprio questa partecipazione popolare ciò che è mancato. L’Associazione si è chiusa in un ghetto, che poi fatalmente è diventato il suo stesso patibolo. Se diamo un’occhiata al contesto, la prima considerazione che emerge è questa: il proliferare a Pietramelara di tanti organismi associativi giovanili, che a volte in forte rivalità fra loro prendono il posto della Pro Loco, trova anch’esso spiegazione nell’incolmabile vuoto che si è creato con tanti anni di mediocrità palese.E’ innegabile a questo punto la necessità di voltar pagina, di riformare il modo di pensare e di porsi, e tale cambiamento deve precedere quello delle persone. Le strade da percorrere ci sono, basta la buona volontà e l’apertura mentale.

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