Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

venerdì 14 febbraio 2014

SAN VALENTINO

Per la gioia di chi ama leggere e collezionare minuscoli bigliettini riportanti melensi versi amorosi, stampati a caratteri microscopici racchiusi dalla stagnola, oggi è il giorno di San Valentino. Patrono degli innamorati perché pare che, secondo la tradizione, durante la prigionia che precedette il martirio Valentino si fosse innamorato della figlia di un custode della prigione. Un’altra leggenda vuole che fu il primo a celebrare l’unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana. Altra storia ancora quella che narra della sua capacità di riconciliare due innamorati portando loro una rosa.
Amare una donna, amare un uomo, amarsi: dopo anni e anni in cui in questo giorno si è festeggiato e si festeggia il Patrono degli Innamorati quale significato assumono tali espressioni? … lo dico e ammetto: scrivo ciò che sento, senza alcuna pretesa di generale condivisione; pertanto chi conosce il mio modo di pensare, e non lo approva, può già da adesso interrompere la lettura di questo pezzo.
Già nell’Eden era l’ Amore a rendere attraente Eva per Adamo, ma perché? L’Amore deriva da una necessità biologica di perpetuare la specie umana, è una strategia escogitata dalla Natura per attrarre individui di sesso diverso e unirli nella procreazione. In base a ciò l’atto d’amore è per sua stessa natura e finalità teso alla Vita; in base a tale assunto non ritengo “naturale” l’attrazione fra individui appartenenti allo stesso sesso, e rimane oggi più che mai rigorosa ed esatta l’espressione derivata dal Diritto Romano che bollava come “coniunctio contra naturam” talune forme di unione ! Lungi da me ogni forma di condanna e di omofobia, ma, per favore, non chiamiamolo Amore. Lo so, attrarrò su di me per questo gli strali di tanti benpensanti omologati, ma io sono fatto così.
Ma è giusto banalizzare il più diffuso dei sentimenti umani in tal modo, riducendolo solo e solamente ad un “ruffiano” particolarmente efficiente ed efficace nel compito assegnatogli dalla Natura? No perché, sgombrato il campo dagli equivoci di cui sopra, il vostro blogger ritiene che ciò che distingue l’attrazione istintiva tesa all’accoppiamento nelle specie animali, rispetto alla specie umana sono le emozioni. Gli uomini e le donne vivono e si innamorano, gli amori nascono e finiscono, ma le emozioni vissuti dai protagonisti di quegli amori rimangono, e ritornano ad affiorare nella mente a volte con casualità assoluta, richiamate nella memoria dall’osservazione di un particolare, dal ritorno in un luogo, dall’avvertire un profumo. E’ emozione la magia di un momento, la gioia di condividere una casa ed una vita, così come la nostalgia dello stare con una determinata persona, il rimpiangere una separazione.
E’ l’emozione la vera discriminante fra l’attrazione istintiva e l’Amore propriamente detto.

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