Scribacchiando per me

Scribacchiando per me
il blog di un pietramelarese

giovedì 6 settembre 2012

PENSIERI DA BLOGGER (DI PAESE)

…eppure vorrei proprio sapere chi è. Chi mi ha letto l’altro ieri dalla Cina, chi sono i tre che assiduamente mi leggono dalla Federazione Russa, per quale strano gioco del caso o del destino si sono imbattuti nei miei scritti due o tre lettori del Vietnam? Li vorrei conoscere di persona, parlare con loro, delle loro cose e del loro modo di vedere la realtà. Vorrei compiacermi insieme a loro di quanto piccolo sia diventato il mondo, grazie ad uno strumento meraviglioso quale la “rete”. Sono tanto lontani ma sembra di sentirli dalla stanza affianco, se sto zitto per un momento mi pare addirittura di percepire il loro respiro e di rendermi conto delle loro emozioni.
Roba moderna, il web, tanto lontana dalle pietramelaresità nelle quali mi piace intrattenervi, miei cari quattro lettori. Scusatemi la nostalgia (e la presunzione), ma penso proprio che questo sconosciuto blogger di paese, ammalato di passato prossimo, dobbiate consideralo come una risorsa da difendere e valorizzare. Cosa volete importi a chi vive tra i grattacieli di Singapore dei “Ciucci turrunari”, del mio dialetto, duro ma musicale, degli usi, oggi apparentemente bizzarri, ma un tempo dettati da stretta necessità? Per loro il mio “borgo natio” è solo un microscopico punto sulla carta geografica di un paese misconosciuto chiamato Italia…ed intanto, eccoli lì i miei lettori lontanissimi decine di migliaia di chilometri, ma allo stesso tempo “inquilini della porta accanto”.
Non mi meravigliano affatto le centinaia di accessi dagli USA, dalla Svizzera e altri paesi in cui la presenza italiana e specialmente meridionale è ormai un dato consolidato nei decenni e, a volte, nei secoli. Ma sono questi accessi “esotici” a generare in me un’ansia di conoscere e di sapere assolutamente fuori dal comune. Come avranno fatto le loro remote entità ad intrufolarsi nei microchip del mio PC? A volte, lo confesso, mi sono sentito anche spiato quando ho visto che qualcuno addirittura dall’IRAN mi aveva letto ma, tant’è: abituiamoci a queste modernità tenendo sempre ben presente, però, chi siamo, chi siamo stati e da dove veniamo; è questa l’unica sicura bussola in un cammino tanto aspro ed accidentato come quello che stiamo percorrendo!

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