Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

giovedì 7 gennaio 2021

DISORDINI A WASHINGTON: UN PRECEDENTE A PIETRAMELARA?

Leggo da un articolo uscito stamattina sul quotidiano torinese La Stampa: “WASHINGTON. Sono quattro le persone morte durante l’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti da parte dei sostenitori del presidente Donald Trump. Lo ha reso noto il capo della polizia di Washington DC Robert Contee. Tra le vittime, la donna colpita dalla polizia e morta in seguito alle ferite d'arma da fuoco riportate, e altre tre persone decedute per emergenze e complicazioni mediche. Quello che è accaduto a Washington è una situazione senza precedenti, che ha scosso il mondo intero”. Sulla gravità dell’episodio accaduto all’interno del “tempio” della democrazia americana non ci sono dubbi: nella seduta veniva certificata la vittoria di Joe Biden nella competizione per la Casa Bianca.
Sulla mancanza di precedenti tuttavia, anche se a scala infinitamente minore, non sono così d’accordo.
Pochi di voi lo ricorderanno, io ne ho ricordo netto, nonostante i miei 10 anni e pochi mesi, ma nel nostro piccolo paese qualcosa del genere si verificò nel 1970, all’atto dell’insediamento di Rocco Cerbo sulla poltrona di sindaco a Pietramelara, per la cronaca fratello di mia madre, quindi mio zio. Si usciva da una campagna elettorale dai toni infuocati, dopo decenni di sindacatura dell’avvocato Pasquale Onorato, la Democrazia Cristiana, partito egemone a Pietramelara, conferì al Cerbo la candidatura a capolista (l’elezione diretta del sindaco sarebbe stata introdotta con la legge 25 marzo 1993, n. 81), fatto che lasciava prevedere che, in caso di vittoria della lista con lo scudo crociato, il consiglio comunale lo avrebbe eletto sindaco; il leader della lista avversaria, di ispirazione socialista, era Gianni Sorbo, avversario storico e sindaco per due mandati, successivamente . Il risultato delle urne fu inequivocabile, anche perché a causa di indicazioni di voto imprecise, molti che volevano votare la lista filosocialista diedero un semplice voto di preferenza al Sorbo, la vittoria democristiana fu chiara: apriti cielo! ... ricorsi, denunce, invettive di vario tipo. La rabbia montò già al momento dello spoglio, quando ci si rese conto che il Cerbo sarebbe stato, volenti o nolenti, sindaco di Pietramelara per un quinquennio, tuttavia una vera e propria sommossa si generò al momento dell’insediamento, con un premeditato assalto al Municipio in Piazza Sant’Agostino (logo in copertina). Era evidente che l’atmosfera era bollente e, pertanto, qualcuno o beneinformato, o perché dotato di un buon senso di premonizione, verosimilmente il maresciallo dei Carabinieri, si preoccupò di chiamare rinforzi: la Celere (reparto della Polizia con funzioni di ordine pubblico) allora intervenne in forze, cosa mai successa prima, in un paesino di campagna di poco più di quattromila anime. Le note di colore si sprecarono e, anche se i miei genitori mi tennero lontano dal "teatro delle operazioni": si racconta che in uno scontro ravvicinato fra passionarie di opposte fazioni, ambedue si strapparono a vicenda la gonna, finendo la lotta in sottana, qualcun altro si sentì male inveendo verbalmente, forse in modo troppo esagerato. Il sindaco eletto fu scortato dalle forze dell’ordine fino a casa, seguito da un corteo vociante ed imprecante, che tentò anche, senza riuscirci, di penetrare in casa. 
Per fortuna poco dopo gli animi si calmarono, e i risvolti, in quel lontano caso, non furono drammatici!
Chi l’avrebbe mai detto che ben cinquant’anni dopo, nei lontani USA, si sarebbe verificato un fatto analogo, anche se con risonata mediatica infinitamente maggiore?

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