Una nuova fase della mia vita è iniziata sabato mattina! Ha cominciato a materializzarsi una delle idee che accarezzavo da tempo:la mia piccola casa in campagna. Con lo scavo, la creatura ha cominciato a prendere forma, e già adesso la posso immaginare come sarà una volta completata. Sarà piccola ma accogliente, con un grande focolare; si integrerà perfettamente con il paesaggio circostante. “La casa fra gli ulivi”: questo il suo nome di battesimo.
In essa vivrò sicuramente momenti di gioia con la mia famiglia, con le persone a me care ma… soprattutto servirà a me da solo, per ritrovarmi, nel silenzio della campagna circostante. Sarà insomma il mio pensatoio, il mio “buen retiro”, il luogo che accoglierà i giorni della mia età più avanzata. I filosofi “del pensiero debole”, come me, troveranno in essa un tempio, un ritrovo per pensare, discutere e, perché no, ridere di se stessi.
Luogo di svago, di ozio, di meditazione ma anche di lavoro, quello duro e faticoso, quello dei nostri nonni per intenderci: l’orto, l’uliveto ed il frutteto saranno i suoi logici corollari, segmenti non secondari di un progetto che da tempo alberga nella mente e nell’immaginazione.
Circondata come sarà dagli ulivi, si sottrarrà sicuramente agli sguardi indiscreti e curiosi, ma sarà sempre pronta ad accogliere un amico per un bicchiere di vino, per una merenda consumata sul muretto vicino al pozzo, secondo le antiche regole dell’ospitalità contadina.
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