Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

sabato 15 giugno 2024

ELEZIONI: PAURA DI VOLARE

 


A una settimana dall’apertura dei seggi proviamo a fare una breve analisi del voto europeo a Pietramelara e di quello amministrativo nel nostro territorio. La prima cosa che balza agli occhi è il netto “essere nel solco” nazionale dell’elettorato pietramelarese: le percentuali di voti per i vari partiti riflettono in pieno l’andamento del voto nazionale. Primo Fratelli d’Italia, che gode del momento di auge della Meloni, fenomeno (non so in che modo acuito) da un “ritorno di fiamma” di un alleanzino della prima ora, come il vice sindaco De Robbio, che ha fatto propaganda per Marco Cerreto. Segue il Partito Democratico staccato meno di un punto percentuale, risultato ottimo, anche perché militanti di tale formazione siedono sia nei banchi della maggioranza, sia in quelli dell’opposizione. La Lega, supportata da una candidatura forte, quella di Aldo Patriciello, sale sul terzo gradino del podio; la cosa non mi meraviglia: il Patriciello in paese ha una rete di supporters, specie fra i suoi dipendenti; non si spiega altrimenti il favore per un partito che con il progetto di “autonomia differenziata”, tende ad affamare e privare di servizi il nostro meridione. Quarta Forza Italia, seguita ad una spanna dal Movimento Cinque Stelle, la cui stella (mi si faccia passare il gioco di parole) sembra spegnersi sempre di più, in paese come nel panorama nazionale. Via via poi Alleanza Verdi e Sinistra e i renziani di Stati Uniti d’Europa, attestati al 3,54%.  Infine, in coda, altre frazioni minori.
Passiamo alle amministrative: in provincia hanno nuovamente la fiducia dei propri cittadini 11 sindaci: Antonio Raiano a Curti (per lui il terzo mandato), Giuseppe Gaetano a Gioia Sannitica, Emilia Delli Colli a Rocca d'Evandro, Lamberto Di Caprio a Caianello, David Simone a Conca della Campania, Stefano Lombardi a Piana di Monte Verna, Nicola Pelosi a Roccaromana, Nicolino Federico a Santa Maria la Fossa, Salvatore Geremia a Rocchetta e Croce, Rocco Landi a Valle Agricola e Michele Scirocco a Formicola. Qualcuno dice, o scrive: premiata la continuità! Bah… sarà così? Io la vedo in un altro modo: la gente ha paura di cambiare e si culla su un equilibrio nel frattempo creatosi. Ricordate, miei cari quattro lettori, la storiella della vecchina che andava ripetendo: “Maronna mia fà stà bbuonu ju Re” (Trad. Madonna mia fai stare bene il Re); a chi le chiedeva il perché, di fronte a un tiranno malvagio, rispose di temere che, qualora il Re fosse morto o detronizzato, chi ne avesse preso il posto fosse ancora peggio. Lo abbiamo visto, è un timore diffuso questo, e nemmeno la nostra comunità ne è esente; inoltre si teme che un cambio nell’amministrazione possa in qualche modo compromettere micro favori e micro clientele, che esistono un po’ dappertutto. La definirei “Paura di Volare”, come il romanzo scritto da Erica Jong nel 1973, da cui fu tratto un film di successo.
Entrando più nel particolare, infine mi riesce difficile comprendere e condividere il gesto inaspettato di Maria Rosa Lombardo e dei suoi compagni di lista che, a spoglio appena concluso, hanno preannunciato le proprie dimissioni. Eppure i 242 elettori che nei tre borghi del Comune di Roccaromana le hanno accordato il sostegno, evidentemente memori dell’ottima amministrazione condotta dalla Lombardo quando era sindaca, si aspettavano qualche tutela in consiglio e qualche soddisfazione in più.
 

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