Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

sabato 16 giugno 2018

A' LIBRETTA

Viviamo i tempi della moneta elettronica, della moneta virtuale: il bitcoin che, confesso con candore ancora non ho capito cosa sia e a cosa serva. Gli acquisti li facciamo servendoci di carte di credito o bancomat, al supermercato e al centro commerciale, oppure on line su Amazon o altre piattaforme del genere. Si tratta di sicuro di grandi innovazioni, in grado di permettere servizi rapidi ed efficienti, risparmio per chi acquista, garanzie sulla qualità dei beni acquistati, economicità legata al non dover compiere spostamenti ecc. Eppure se mi soffermo un po’ a pensarci su, non posso non considerare come sia cambiato il mondo ed il sistema anche in questo campo, negli ultimi decenni.
Se rivado indietro solo di qualche tempo, rivedo me adolescente, oppure ancor giovane quando, in famiglia, per le spese quotidiane si utilizzava il sistema della cosiddetta “libretta”. A pensarci ora fa sorridere: si trattava in sostanza di un sistema di pagamento differito, basato sulla reciproca fiducia fra acquirente e negoziante: ci si recava in salumeria, si comprava ciò che di volta in volta serviva per le necessità quotidiane e al posto di pagare “cash”, come si direbbe oggi, chi aveva acquistato, il capofamiglia o un congiunto, trascriveva il conto della spesa su un minuscolo libretto (a' libretta per l'appunto) custodito dal negoziante, uno per ogni famiglia che aveva optato per tale modalità. Alla fine del mese, percepito lo stipendio, si portava a casa a’ libretta, e si faceva il conto di quanto si doveva corrispondere; la mia famiglia si è sempre servita dal nostro storico salumiere Michele, la cui attività sita di fronte all’innesto di via Angelone su via San Pasquale è cessata da tempo, e devo dire che in tanti anni di uso di tale sistema non ricordo mai una contestazione ne da una ne dall’altra parte, il conto lo aveva fatto ju pruf’ssore (mio padre, n.d.r), e non c’era motivo di dubitare sulla precisione dello stesso! Il nostro salumiere era talmente noto che ancor’oggi qualcuno usa definire quel punto di Pietramelara “annanzi addò Michele” (trad.:davanti da Michele), e innumerevoli erano anche le famiglie che avevano optato per tale comodo sistema che, è evidente, dati i tempi cambiati non è più assolutamente utilizzabile, anche perché l’obbligo di emissione dello scontrino determinerebbe una potenziale evasione per ogni acquisto. A’ libretta veniva utilizzata dai clienti di Michele, ma anche di tante altre salumerie in paese: da una parte vi era il vantaggio di differire il pagamento a momenti di maggiore disponibilità economica, dall’altra di utilizzare a’ libretta come efficace strumento di marketing in grado di attirare come clienti famiglie, un tempo più numerose di oggi, in grado di fare acquisti ingenti e continuati nel tempo. Oggi analogamente, alcuni esercizi accettano in pagamento buoni mensa, in luogo di moneta: il sistema non è più bilaterale, ma interviene un terzo soggetto che emette i buoni, il quale non di rado si è dimostrato molto meno affidabile e degno di fiducia dei clienti con libretta di un tempo.

2 commenti:

  1. Ho letto il tuo articolo. Ha risvegliato in me tanti ricordi.La mia famiglia non possedeva 2 A' libretta ". Però l'ho conosciuta. Questo sistema di acquisti, di solito, veniva utilizzato da impiegati stipendiati che riscuotevano a fine mese.Ai primi degli anni 50 ero compagno di scuola di un ragazzo (che purtroppo non c'è più ) che di tanto in tanto sottraeva a' libretta 8, ricordo anche il colore nero della copertina, e comprava ,per entrambi una colazioncina.I tempi sono cambiati. La moneta circola di più e tutti hanno un bancomat. Grazie per avermi fatto rivivere questo ricordo

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  2. Francesco, hai voluto ringraziarmi per questo mio modestissimo commento. Al contrario sono io che debbo ringraziare te. Con i tuoi scritti tieni accesi i tanti ricordi della nostra Pietramelara. Sei la memoria storica che tramanda ai posteri il nostro vissuto. Fa che nulla vada disperso. Raccogli questi tuoi benemeriti sforzi in una pubblicazione.Te ne saremo grati.

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