Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

lunedì 7 gennaio 2013

Un presepe tutto...da camminare

Un’esperienza vissuta tra l’arte, la tradizione e la fede: sicuramente ciò che ha spinto la signora Luisa De Robbio, con la convinta collaborazione del marito, Franco Natale, a realizzare, a ridosso delle recenti festività natalizie, un bellissimo presepe in uno stile tutto proprio.
I collegamenti con la tradizione presepiale napoletana ci sono tutti ma, da soli, non sufficienti a spiegare la complessità ed il messaggio dell’opera.
Un presepe fatto di angoli: un paesaggio lacustre con una fresca cascatella, scene di vita popolare animate e non, il deserto (altro richiamo perentorio alla Fede) e, immancabile, sulla destra della Natività, una rappresentazione stilizzata del nostro borgo con la torre, quadrata e bicolore, quasi a voler rimarcare, anche in tale occasione, qualora ve ne fosse il bisogno, l’amore e l’attaccamento di ogni pietramelarese per la terra natia.
Una descrizione a parte merita la Grotta di Betlemme: la scena della Natività è stata ottenuta grazie ad un sapiente intreccio di vecchi legni di olivo e muschi (vedi foto); è un po’ il fulcro, il baricentro di tutta l’opera, essendo situata nel punto centrale dell’intera realizzazione; l’effetto ottico che si presenta all’osservatore è quello di una spelonca umile e poco accogliente ma, proprio per questo, scelta dalla Sacra Famiglia per far nascere il Redentore, in piena coerenza, quindi, con il messaggio evangelico.
Ritengo molto appropriata, poi, e finalizzata alla migliore fruizione possibile, l’idea di aver realizzato un percorso pedonale, pavimentato in ghiaia, all’interno del presepe stesso; tale percorso si integra perfettamente con il resto del presepe e non sembra affatto un particolare aggiunto. E’ un po’ il fil rouge che lega fra loro le varie scenette ed angoli del presepe. Il visitatore, camminando liberamente “dentro l’opera”, potrà rendersi conto di ogni minimo particolare predisposto dall’autrice, da vicino, quasi toccando con mano: una donna che inforna il pane, i panni stesi, una povera stanza da letto con un’immagine sacra e… tant’altro; particolari curatissimi ma di minime dimensioni che, se non fosse stato escogitato tale sistema, sarebbero sfuggiti a più. Tutto da camminare, quindi,il nostro presepe.
Di notte poi la suggestione è sicura, con mille lucette e barbaglii che traspaiono da balconcini e finestrelle, dalla volta stellata…e la musica natalizia fa il resto!
Un lumimoso esempio di arte popolare offerto da una coppia di coniugi pietramelaresi, senza alcuna pretesa, se non quella di ricevere tante visite. Chi fosse interessato ad ammirare l’opera può farlo prendendo appuntamento e recandosi presso la loro abitazione, sita nei pressi del vecchio macello, oggi Smile Club.

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