…e quando cominciai, un anno fa, non potevo neppure lontanamente immaginarlo, neanche innestandovi una sostanziosa dose di ottimismo: chi poteva pensare che uomini distanti migliaia e migliaia di chilometri da me potessero leggere del mio pensiero, delle mie emozioni, dei miei interessi, della mia terra e le sue tradizioni? Singapore, Giappone, Federazione Russa ed ancora Stati Uniti, Argentina sono paesi in cui il mio scrivere induce qualcuno ad onorare il mio blog di uno o più accessi.
Devo constatare, a ragion veduta, che veramente con Internet le distanze si sono contratte, le differenze culturali annullate! Il blog è uno strumento potente ed economico al tempo stesso, in grado di veicolare flussi di informazioni con efficienza ed efficacia fino ad ieri insospettabili.
Quattromiladuecento accessi, o poco più, in un anno, farebbero sorridere un blogger di professione, ma per me sono veramente tanti, soprattutto se si tiene conto della tematica che il mio blog “Scribacchiando per me” affronta: si tratta di cose che, ad un osservatore distratto e superficiale, non fanno “né caldo né freddo”, ma…è evidente, il numero dei distratti e dei superficiali comincia a diminuire.
Sono contento e soddisfatto, con queste pagine, di rendere un servizio alla terra che mi ha generato, facendo conoscere il suo dialetto, le sue tradizioni, le usanze, i luoghi ed i personaggi particolari; mi piace coinvolgere i miei “quattro lettori” nelle elucubrazioni in tema di sentimenti; provo soddisfazione nel diffondere la “filosofia del pensiero debole”.
Grazie, carissimi amici, del favore che mi accordate e, spero, mi accorderete in futuro.
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