Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

sabato 28 luglio 2018

RACCOLTA RIFIUTI: IL RUOLO DEI CITTADINI

Premesso che qui da noi, in paese, di sicuro ancora non si può parlare di una vera e propria “emergenza rifiuti”, legata allo stato di crisi dettata dallo scioglimento del contratto stipulato dal nostro Comune con la Ditta appaltatrice del servizio di raccolta, la situazione quantomeno desta delle preoccupazioni, legate alla stagione calda e all’incremento della popolazione per il periodo estivo. Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale, più e più volte sono state formulate scuse per disservizi che da eventuali potrebbero divenire reali, e si è detto che, nelle more della gara, ci sarà un affidamento temporaneo del servizio ad altra ditta. Qualcosa andava fatto nei confronti di chi si è dimostrato inadempiente rispetto agli obblighi contratti in sede di partecipazione alla gara, anche se non denoto grande tempestività nell’azione amministrativa, come giustamente è stato fatto notare fra gli scranni dell’opposizione, in un assise assorbita in larga parte dallo scontro verbale tra il sindaco Di Fruscio e la consigliera Loredana Palumbo.
Ritengo che in una situazione come quella che si è venuta a determinare, per evitare un aggravamento, ci sia bisogno del contributo di ognuno di noi. Chi possiede un giardino ( e siamo in tanti) stocchi i sacchetti di multi materiale in un angolo, avendo cura di risciacquare piatti e bicchieri in plastica prima di deporli nel sacco; è inutile tirar fuori casa i sacchetti quando vi è una certezza quasi assoluta che essi non saranno ritirati a breve. Per l’umido ci si può provvedere di una compostiera (cfr. immagine di copertina), ma ove essa fosse non disponibile per un motivo qualsiasi anche un cumulo fuori terra può fare al caso nostro; è opportuno che nella compostiera o nel cumulo non finiscano avanzi di carne perché potrebbero attrarre topi, mosche ed altri ospiti indesiderati ed inoltre essere causa di cattivi odori; oppure ancora si possono cedere gli avanzi a qualche amico che ancora alleva polli, galline o un maiale: è questa un’opportunità ulteriore derivante dall’abitare un paese di campagna.
Si riduca al massimo la produzione di indifferenziato, anche una volta superato questo momento di incertezza, perché tale frazione è quella più onerosa da smaltire.
E’ venuto il momento di pensare a soluzioni innovative da condividere: il “compostaggio di comunità” cioè l’ottenimento di compost ricavato direttamente in loco dove si produce lo scarto/rifiuto organico attraverso una compostiera di comunità . Questo sistema è basato sull’uso di piccole “macchine elettromeccaniche” in cui il processo aerobico viene mantenuto e accelerato dal continuo apporto d’aria unito alla continua movimentazione del rifiuto. Al bando regionale del 2017 hanno aderito anche i vicini comuni di Pietravairano e Roccaromana; da noi si potrebbe partire, in via sperimentale, dai grandi parchi condominiali siti in località “la cava”, le cosiddette “palazzine delle cooperative”.
Tutto ciò non ha la pretesa di essere un codice o un decalogo, si tratta di piccole cose, piccole idee, che richiedono un impegno minimo, ma che ci faranno sicuramente sentire meglio inseriti nelle comunità a cui apparteniamo, alleviando una situazione ancora non critica ma di sicuro preoccupante.

1 commento:

  1. Caro Francesco ho letto i tuoi minuziosi e articolati suggerimenti. Mi è parso di cogliere del sarcasmo nei rimedi che proponi. Avresti potuto aggiungere anche un invito ai cittadini a conferire direttamente i loro rifiuti in discarica. Se ciò avvenisse, ne deriverebbe un’enorme risparmio. Non sarebbe più necessario affidare a ditte il servizio di raccolta e smaltimento e nemmeno un assessorato ad hoc. Si perderebbe qualche posto di lavoro,visto che farebbero tutto i cittadini. Io suggerirei solo due cose. Sanzionare gli inadempienti ed esercitare un continuo e rigoroso controllo per assicurare l’efficienza del servizio. Scusa l’intemperanza. Con la stima di sempre.

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