Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

sabato 21 luglio 2018

MERCATO DOMENICALE: QUESTIONE CONTROVERSA

Diciamoci la verità: il dibattito politico sonnecchia dopo gli eccessi di una campagna elettorale ormai trascorsa da un anno e più. Una questione, tuttavia, anima un poco i capannelli della piazza, specie di domenica mattina, quando essa riassume quell’habitus tanto tipico e caro a molti di noi. Il tema di tante discussioni è il mercato domenicale, di nuovo in paese.
Ricordiamolo: intorno al 2000, l’ amministrazione Di Fruscio diede il la per la costruzione dell’Area Mercato in zona limitrofa al quartiere svizzero, in breve lasso venne acquisito il terreno, fu progettata e realizzata l’opera. Già in fase realizzativa fu spostato il mercato, che si teneva lungo l’asse di via Pescara, dopodiché, ad opera ultimata, lo spostamento divenne definitivo. Le motivazioni addotte allora si riferivano soprattutto a una carenza di sicurezza in quanto le vie di fuga non erano sufficientemente assicurate in caso di incidenti, inoltre i residenti lamentavano fastidi nell’intera giornata domenicale.
La mia posizione al riguardo è sempre stata netta e chiara: spostare il mercato fu un errore dalle conseguenze incalcolabili sull’economia locale e per le sorti del centro storico. L’ho detto a più riprese e l’ho scritto, anche servendomi di questo blog e di altri media, e non cambio idea (cfr. su questo blog https://scribacchiandoperme.blogspot.com/2011/04/piazza-san-rocco.html, https://scribacchiandoperme.blogspot.com/2016/09/edificio-scolastico-di-via-marconi-che.html )
Il mercato dopo circa un quindicennio, lo scorso Natale è stato riportato “in via sperimentale” al centro del paese; opinioni contrastanti al riguardo: i favorevoli, soprattutto commercianti locali, dicono che gli affari, la domenica mattina, vengono trainati dalla presenza del mercato, facendo registrare qualche timido segno di ripresa, i contrari, tra cui primeggiano i rappresentanti della ex amministrazione Leonardo, sostengono che i problemi di sicurezza non sono stati rimossi, che i parcheggi per gli avventori sono un dramma, che nulla è migliorato per l’economia locale, che la fruizione della piazza come luogo di incontro ne ha risentito. Qualcuno di costoro arriva persino a predire l’imminente fine del mercato, perché gli ambulanti si stancano e mano a mano lo lasciano: a costoro va risposto che questa tendenza era già evidente prima dello spostamento “sperimentale”, e che i pericoli di estinzione del mercato sono reali, ma legati all’evoluzione delle modalità di acquisto, nei grandi centri commerciali e sulle piattaforme on line.
Non so come andrà a finire, quando la sperimentazione sarà conclusa, se e quando il mercato ritornerà in via definitiva al centro del paese. Qualcuno parla di un referendum per sondare la volontà della popolazione… vedremo.
Due le considerazioni che vorrei esprimere al riguardo: la prima riguarda la sensazione (mia personale) che veramente qualcosa sta migliorando nel centro storico a noi tutti tanto caro ed importante per il resto del paese; si vede effettivamente qualche persona e qualche gruppo in più pendolare da Piazza San Rocco lungo via Roma verso Piazza Sant’Agostino. Pietramelara la domenica mattina si sveglia meglio, i disagi ci sono, certo, ma legati soprattutto al cantiere dell’ex edificio elementare, rimosso il quale si potrà di nuovo parcheggiare.
In secondo luogo va dato poi atto al Sindaco Di Fruscio del coraggio dimostrato nel tornare sui suoi passi: da fautore ed artefice del mercato “fuori porta”, a protagonista del riposizionamento in centro. Non è cosa da poco, miei cari quattro lettori, e ve lo dice chi di Di Fruscio è stato netto e palese oppositore.
In conclusione ritengo che bisogni aspettare che la situazione si assesti, che forse si dovrà pensare ad una nuova Area Mercato, limitrofa al centro di Pietramelara, in grado di soddisfare giuste esigenze igienico/sanitarie e di sicurezza, ed al contempo mantenere viva la parte più importante del paese.

1 commento:

  1. Caro Francesco, dai tuoi riscontri sull’aria mercato, traggo l’occasione per tracciare i vari risvolti dell’intera vicenda. La zona all’epoca prescelta, con finanziamenti disponibili ( oltre 400 milioni delle veccie lire ) , trattativa avviata con i proprietari a buon punto, insisteva in una zona più centrale. Facilmente raggiungile da più parti del Paese. Senza un barlume di coscienza e di rispetto, spinto dalla frenetica tendenza di rimuovere l’esistente, il subentrante Sindaco Di Fruscio, con arrogante disinvoltura, vanificò tutto,spostando l’ubicazione nella zona attuale di via Pescara. Oggi il suo irrefrenabile movimentismo a tutti i costi, smentendo se stesso,circa le ragioni all’epoca addotte, mancanza di vie di fuga in caso di necessità,parcheggi non adeguati e disagi per i cittadini, restano le stesse. Nonostante ciò il mercato è stato spostato, in via temporanea , di nuovo nel centro del Paese. Il periodo stabilito ( ampiamente scaduto ), il tutto a beneficio di pochi e a danno di molti. Sempre sulla scia del suo protagonismo ad oltranza, si rese responsabile di un altro scempio ancora più grave e irriverente nei riguardi dei cittadini e degli amministratori uscenti. Udite e giudicate. Un progetto approvato di 100 milioni disponibili, opere solo da cantierare, venne stravolto. Si trattava di restituire all’antica appartenenza la parte di fabbricato, un tempo del Comune,poi ceduto in permuta alla Parrocchia di S. Agostino. Si voleva assemblare lo storico monumentale edificio Comunale, ripristinando il tutto come era un tempo. I cento milioni furono utilizzati per creare un parcheggio. Di fronte all’idea dell’impiego originario, ne c’è termine di paragone che regga. Questo modus operandi si qualifica da se. Già immagino che la tracotanza politica di alcuni noti personaggi da operetta,troverà il modo di smentire anche que

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