Scribacchiando per me

Scribacchiando per me
il blog di un pietramelarese

sabato 13 gennaio 2018

MARIO E UMBERTO. PERCORSI PARALLELI

La pietramelaresità è un valore sempre presente in mezzo a noi, anche se attuenuato; esso è fatta di principi, condivisioni, solidarietà, ricordi e tradizione, ma soprattutto di uomini! … Quando poi alcuni di questi, specie se particolarmente rappresentativi, passano “ a miglior vita” è inevitabile che tutta la nostra comunità sia percorsa da un fremito.
Qualche giorno fa ci ha lasciato Mario Giarrusso, ed è proprio di ieri sera la notizia, proveniente dagli U.S.A., di un tragico incidente che ha tolto la vita a Umberto Lombardo. Sebbene non coetanei, fanno parte entrambi di quella generazione di pietramelaresi veri, vissuti in gioventù in un paese da poco uscito dai lutti e le distruzioni di un conflitto mondiale, con tutte le conseguenze del caso. Diversa l’estrazione sociale: popolare per il primo, borghese per il secondo, ma ciò, a parere del vostro blogger, non ha rivestito alcuna importanza, tanto vicine e parallele erano le sorti e la vita dei giovani di allora, vissuta si tra miserie sociali e materiali, ma denotata da una voglia di recupero mai vista dopo.
Anche i percorsi intrapresi dai due sono distanti: uno rimasto a Pietramelara con attaccamento anche in vecchiaia, tanto da distaccarsi dal resto della famiglia, l’altro emigrato in America ancor giovane.
E’ dovuto solo ad una coincidenza temporale, allora, tutto l’interesse della gente, dei giornali e del web per loro? Direi di no! Ci siamo accorti infatti, come di solito capita, solo adesso della profonda impronta che hanno impresso sul nostro comune cammino.
Resterà sicuramente indimenticata l’amabile irruenza di Mario, specie quando si intratteneva in piazza a parlare di calcio e del suo Milan, oppure della politica locale della quale si era interessato da uomo di partito, da sindacalista e da consigliere comunale. Ricordo un siparietto irresistibile, che lo vide protagonista in consiglio comunale, quando un consigliere d’opposizione, al termine di un’estate particolarmente arida, si lamentava della mancata manutenzione dei fossi in campagna e dei pericoli derivanti dall’intensa pioggia che prevedeva imminente, al che Mario additandolo con la mano e rivolto al numeroso pubblico, chiese: ”ma che è? …a chistu gli fa male ju lupiniegliu?” (trad. “gli duole un callo ai piedi” segno premonitore dell’imminenza della pioggia, n.d.r.).
Per Umberto tutt’altro discorso, tutt’altra vita: lasciò presto Pietramelara, ma non la dimenticò un solo istante: anche negli anni 60, quando i collegamenti non erano facili e frequenti come adesso, ritornava in paese. Dai primi anni ’80, cominciò poi a fissare con l’inseparabile cinepresa momenti di vita sociale che riproponeva in America tramite canali commerciali. Doppio il suo merito: aver fatto conoscere Pietramelara e la sua gente a decine di migliaia di chilometri di distanza e aver fissato nelle immagini documenti che, nel frattempo, hanno assunto un’importanza straordinaria.
Non voglio farla ulteriormente lunga, carissimi Mario ed Umberto: la terra vi sia lieve e continuate a volerci bene.

Nessun commento:

Posta un commento