Il tardo autunno ci sta regalando uno sprazzo di “quasi estate”; dopo le abbondanti piogge la terra è tornata asciutta grazie alle temperature elevate, le mattine sono nebbiose si, ma dopo, a nebbia diradata, il paesaggio rurale si rallegra per un ricco ornamento di raggi solari. I colori dell’autunno, vivi in settembre ed ottobre, sono ormai spenti e gli alberi sono quasi del tutto privi di fogliame. In campagna è tutto un andirivieni di uomini e mezzi che si danno da fare per completare le semine, perché questa pausa calda e soleggiata potrebbe finire da un momento all’altro. Chi le ha… raccoglie le olive, chi no, come il sottoscritto, non si perde d’animo e pensa ad organizzarsi per l’anno prossimo.
Chi, solo dieci giorni fa, avrebbe immaginato tanto splendore? Ricordate: piogge che hanno prodotto danni ed eventi luttuosi a pochi passi da noi, sembrava proprio che il tempo fosse orientato all’inverno senza alcun tipo di indugio o ripensamento, ed invece… qualcuno, facendo bene, oggi approfittando del sabato, va addirittura al mare.
Sono doni inaspettati che la natura concede, e di cui dobbiamo essere grati: manca poco più di un mese e mezzo e saremo nel pieno del periodo natalizio. Per la verità io non sono affatto contento: le festività imminenti comporteranno spostamenti, spese, a volte malumori. Il freddo si farà sentire e le giornate particolarmente corte non predisporranno lo spirito ad essere allegro ma… così è la vita! Non lamentiamoci, via.
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