Tra i tanti problemi con cui i pietramelaresi si devono, per forza di cose, confrontare emerge oggi anche quello del randagismo. Non sempre è stato così! Esso ha assunto le dimensioni di “problema” solo da qualche anno. In passato un efficiente servizio di accalappiamento garantiva l’assenza totale di cani "homeless" per strada; con il passaggio di competenze alle ASL si è assistito ad un progressivo aggravamento degli inconvenienti, acuito dalla totale mancanza nei dintorni di strutture recettive per tali animali. Per chi gira a piedi o in bicicletta non è raro imbattersi dalle parti dell’area mercato, in piazza Sant’ Agostino, o nella più frequentata piazza San Rocco, in branchi veri e propri che, se prima rappresentavano solo una minaccia dal punto di vista igienico sanitario, per la diffusione dei parassiti, oggi possono trasformarsi in un serio pericolo per l’incolumità di persone e animali domestici.
Qualche ciclista o qualche pedone, in passato come di recente, ha vissuto “un brutto quarto d’ora” imbattendosi in animali affamati, o aggressivi per il possesso di una femmina. Come sempre avviene in questi casi, il problema viene sollevato solo dopo che i danni (più o meno gravi) sono stati causati; noi proviamo a sollevarlo quando si ha solo una percezione di un pericolo che, se per ora è solo latente, prima o poi può divenire serio e reale. E’ da lodare senz’altro lo spirito in base al quale qualcuno provvede al loro sostentamento, ma questi animali, si sa, hanno uno spiccato senso della territorialità e, lasciati moltiplicare senza controllo potrebbero cominciare ad attaccare i passanti, specie nelle ore serali e notturne in cui tale senso si acuisce in modo particolare.
L’amore per gli animali, specie per i cani, consacrati dalla letteratura come emblema di fedeltà, è un imperativo a cui uomini e comunità che si definiscono civili non si possono in alcun modo sottrarre, d'altro canto garantire e tutelare la sicurezza e l’incolumità dei cittadini è tra le funzioni principali di chi riveste cariche ed ha responsabilità amministrative.
Nei programmi elettorali di più di un gruppo politico si ritrova immancabilmente la realizzazione di un canile, che serva eventualmente anche i comuni limitrofi: si tratta con evidenza della soluzione più semplice, immediata ed umana al problema, capace di indurre occupazione, nonché anche l’unica consentita dalla vigente normativa in materia. E’ un fatto, comunque che, trascorse le campagne elettorali, la cosa cada sistematicamente nel dimenticatoio e, complici le solite “difficoltà finanziarie” e le ristrettezze del momento, non se ne faccia nulla.
Nessun commento:
Posta un commento