Finalmente il tempo del riposo è giunto: si parte!... una vacanza breve, secondo lo stile montiano/minimalista, tanto caro al nostro beneamato premier, ma, ne sono sicuro, una vacanza ritemprante e rigenerante.
Parto! …cosa porto in valigia? Non saprei: forse costumi di varia foggia, calzini, mutande, camicie e pantaloni?... però so di certo ciò che non troverà posto nella mia valigia. Non porterò con me l’affanno tipico dei giorni dell’ufficio, magari in prossimità di qualche scadenza; non porterò l’alea della vita del pendolare ferroviario che conosce di sicuro l’ora della partenza, ma ignora nel modo più assoluto quella del rincasare; avrò cura di liberarmi delle piccole gelosie e delle chiacchiere del corridoio; farò in modo di dimenticare da qualche parte l’ignoranza di certa gente; riporrò in un angolo remoto l’amarezza per non essere stato capito e/o apprezzato da qualcuno.
Mi saranno compagni i miei libri, da divorare sul bagnasciuga, magari accarezzato dalla brezza; le “mie donne” saranno l’ideale cornice per una vacanza in cerca di me stesso e degli affetti più prossimi, se non altro per il maggiore lasso di tempo da passare insieme. Camminerò tanto, da solo, fra la moltitudine dei bagnati di agosto, lettore mp3 in tasca e cuffiette perennemente alle orecchie.
La mia quasi perpetua dieta, peraltro con risultati evidentemente scarsi, subirà una temporanea interruzione: in vacanza si è per vacanzare!
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