La Festa del Santo
Pasquale ha sempre rappresentato per ogni pietramelarese l’aprirsi di una
stagione, non solo astronomica, ma soprattutto fatta di tradizioni e
religiosità popolare. I giorni della festa sono appena trascorsi, quale
bilancio trarne, allora? Prima di tutto un doveroso plauso al Comitato, integrato quest’anno con una
diffusa presenza femminile (vedi foto), in grado di apportare freschezza,
impegno e nuove idee. Se ne è già parlato e discusso sui social, e mi associo
alle espressioni di compiacimento.
Andiamo alle varie fasi dei festeggiamenti: quella preliminare con la raccolta delle necessarie risorse finanziarie; la Novena presieduta e celebrata dall’attivissimo Don Paolo, frequentata come non mai, nel tardo pomeriggio la chiesa si riempiva tutte le sere. Don Paolo, risorsa nuova anch’essa, e per certi versi inattesa, che si è man mano rivelata come un insostituibile fattore di inclusione, e stimolo alla religiosità, cose che la giovane età hanno senz’altro favorito.
Da citare ancora l’intrattenimento: sabato l’accorsato concerto del cantautore Povia, vincitore di un Festival di Sanremo, la piazzetta ed il sagrato del Convento erano pieni come non mai, in tali occasioni. Domenica sera poi Gianluca Manzieri, alias DJ Pandemonio, ha animato con brio ed energia la piazza.
Andiamo alle varie fasi dei festeggiamenti: quella preliminare con la raccolta delle necessarie risorse finanziarie; la Novena presieduta e celebrata dall’attivissimo Don Paolo, frequentata come non mai, nel tardo pomeriggio la chiesa si riempiva tutte le sere. Don Paolo, risorsa nuova anch’essa, e per certi versi inattesa, che si è man mano rivelata come un insostituibile fattore di inclusione, e stimolo alla religiosità, cose che la giovane età hanno senz’altro favorito.
Da citare ancora l’intrattenimento: sabato l’accorsato concerto del cantautore Povia, vincitore di un Festival di Sanremo, la piazzetta ed il sagrato del Convento erano pieni come non mai, in tali occasioni. Domenica sera poi Gianluca Manzieri, alias DJ Pandemonio, ha animato con brio ed energia la piazza.
La celebrazione
mattutina della messa domenicale, con il tempio pieno ancora una volta: la
ultracentenaria tradizione dell’arrivo dei pellegrini
da Sant’Elia Fiumerapido (FR), che tratterò in modo diffuso in un
successivo pezzo. Il vostro blogger scribacchiante ha intenzione di risalire
alle origini e alla datazione di questo pellegrinaggio che, fino al dopoguerra,
veniva compiuto a piedi, coprendo la distanza di circa cinquanta chilometri.
Numerosissimi i pellegrini, accompagnati dal Sindaco Avv. Roberto Angelosanto,
insieme ad altre personalità emergenti di quella comunità. Ho scambiato qualche
chiacchiera con essi nel corso del piccolo momento conviviale successivo alla
Messa: qualcuno mi ha detto che fra i nomi quello di Pasquale è particolarmente
diffuso, proprio per la devozione sentita. Altri mi parlavano di miracoli per
l’intercessione del Santo: con emozione profonda una donna pia mi ha raccontato
di una bambina scampata a morte certa per un incidente, salvatasi dal ribaltamento
di un trattore condotto da qualche suo congiunto; la donna mi riferiva che
mentre la tragica cosa accadeva, ella si rivolgeva in preghiera a San Pasquale,
ed ecco che la bimba usciva illesa.
La processione, molto seguita come al solito, dato il percorso piuttosto lungo i fedeli si aggiungono via via, grande la partecipazione istituzionale, e molte le congreghe e associazioni religiose presenti. Alla fine del percorso la Messa solenne, celebrata da Don Paolo.
Altra novità di quest’anno, stavolta negativa, è l’assenza della Comunità Francescana; i Frati, che per secoli (almeno dal 1600) hanno abitato e animato il Convento e la comunità ad esso collegata, quest’anno erano assenti a causa di diverse disposizioni imposte dalla gerarchia ecclesiastica, di cui non conosciamo la motivazione ufficiale (né quella reale), né tantomeno l’effettiva utilità.
La processione, molto seguita come al solito, dato il percorso piuttosto lungo i fedeli si aggiungono via via, grande la partecipazione istituzionale, e molte le congreghe e associazioni religiose presenti. Alla fine del percorso la Messa solenne, celebrata da Don Paolo.
Altra novità di quest’anno, stavolta negativa, è l’assenza della Comunità Francescana; i Frati, che per secoli (almeno dal 1600) hanno abitato e animato il Convento e la comunità ad esso collegata, quest’anno erano assenti a causa di diverse disposizioni imposte dalla gerarchia ecclesiastica, di cui non conosciamo la motivazione ufficiale (né quella reale), né tantomeno l’effettiva utilità.
“LA FESTA DI SAN PASQUALE” https://scribacchiandoperme.blogspot.com/2014/05/la-festa-di-san-pasquale.html
“SAN PASQUALE” https://scribacchiandoperme.blogspot.com/2019/12/san-pasquale_23.html
“FRATI A SAN PASQUALE: 2024, FINE DI UN’ERA” https://scribacchiandoperme.blogspot.com/2024/04/frati-san-pasquale-2024-fine-di-unera.html
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