Scribacchiando per me

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il blog di un pietramelarese

domenica 30 ottobre 2011

DUE GALASSIE


Da bambino venivo svegliato dal rumoroso passare dei carri: la mattina, per recarsi nei campi, la mia gente non disponeva di mezzi altrettanto semplici da condurre, economici ed adatti all’attività agricola del tempo; e… con le strade piene di buche, le ruote in legno cerchiate di ferro producevano un inconfondibile suono .
Aver varcato la soglia degli “anta” da un pezzo permette anche di avere simili ricordi ancora vivi nella mente: tutto sommato -se ci penso- sono passati solo pochi decenni!
Mi ritrovo oggi a parlare di connettività ed applicazioni dell’informatica ad ogni minimo dettaglio della nostra vita; i nipoti di quei contadini/carrettieri oggi interagiscono e comunicano tra loro con l’IPad e tutto sembra così lontano nel tempo, anche se in realtà non lo è.
Proveniamo da una società rurale che ancora ci pervade in molti aspetti del carattere e nella socialità, dettagli che volte riemergono prepotentemente, anche senza alcuna volontà precipua: il rispetto per il danaro, senza farne un idolo, la solidarietà che emerge da mille comportamenti della vita quotidiana sono solo alcuni esempi (tanti altri potrei citarne) che ne rappresentano l’evidenza.
A pensarci bene, riconosco di aver avuto questa fortuna, aver conosciuto un mondo ormai finito e, senza averlo dimenticato, aver avuto al possibilità di conoscerne uno nuovo. Non sto qui a soppesare con il bilancino quale dei due fosse il migliore: l’analisi, per essere serena ed attendibile, richiede un numero di argomenti molto elevato.
Mi sento come un uomo che ha avuto la singolare possibilità di attraversare una galassia e, subito dopo esser uscito da essa, di aver iniziato un nuovo viaggio nella galassia confinante.
In questa metafora si possono riconoscere tutti coloro che, come me, sono nati poco dopo la metà del ventesimo secolo e, poco più che quarantenni, sono entrati nel terzo millennio.
Ma ci pensate, amici miei cinquanta/sessantenni? ..non è un’opportunità di poco conto, badate, la cosa ci permette di capire il comportamento di tanti, perlopiù anziani, che non si sono adattati al vivere moderno, così come quello di tanti giovani pienamente inseriti nel futuro.

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