Scribacchiando per me

Scribacchiando per me
il blog di un pietramelarese

domenica 7 agosto 2011

Caro Don Roberto


E’ veramente difficile trovarsi in disaccordo con Don Roberto! La sua esperienza, la cultura e l’intelligenza ne fanno un uomo singolare, pieno di spunti condivisibili… Purtroppo stavolta no.
Stamattina , sul finire della Messa, nel corso delle rituali comunicazioni “di servizio”, il nostro beneamato parroco, in relazione alla sfilata di moda di qualche giorno fa, ha dichiarato che, causa malcontento strisciante, non concederà più l’uso della scala della Chiesa di San Rocco a manifestazioni di “carattere non strettamente ecclesiastico”.
“Caro Don Roberto, questa volta avete toppato. Sì, perché, atteso che rientra pienamente nella vostra discrezionalità, il concedere o meno l’uso della scala, ritengo che, se ne avete concesso l’uso, giudicavate seppur non opportuna la manifestazione, quantomeno non lesiva della sacralità del luogo; sono stati i commenti giunti alle vostre orecchie da parte dei soliti “benpensanti” a causare il pentimento e spingervi a fare quella dichiarazione addirittura nel corso della Santa Messa, in una sede caratterizzata, quindi, da stretta ufficialità. Sommessamente ritengo e faccio notare che l’errore consista proprio in questo: dover dare ascolto a voci per nulla autorevoli, che, tra l’altro mal sopportano che in questo paese anestetizzato qualcosa pur si muova”.
Il sottoscritto, già in precedenza, dalle pagine di questo blog, ha sottolineato l’importanza di Piazza San Rocco, per Pietramelara e la sua comunità. La scala, pur essendo una pertinenza della Chiesa, è parte integrante e pregiata della piazza. Da quando, in chiave evidentemente conciliare ed ecumenica, sono state eliminate le pur bellissime inferriate (non le ricordo ma se ne conserva ancora qualche foto) i pietramelaresi, vecchi e giovani, ne hanno da sempre approfittato anche per attività e situazioni che nulla hanno a che vedere con il sacro, facendone sede di elezione per lettura di giornali, commenti, scambi di opinione e quant’altro, conferendole un’importanza che la eleva da semplice luogo fisico al rango di “struttura sociale”. Ed è in tale luce che va inquadrato il problema: lasciamo che i benpensanti la pensino come vogliono, ma da un uomo dell’intelligenza e del coraggio di Don Roberto, una preclusione del genere, tra l’altro ex post, non me l’aspettavo proprio.

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