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Il “comune sentire” di
Pietramelara si concretizza in vari segni, esterni e tangibili, a volte legati
alla natura stessa degli uomini e delle donne che fanno parte della comunità,
in altre occasioni alla devozione popolare. In occasione del Giubileo 2000 le compiante
sorelle Rossana e Maria D’Agostino acquistarono una statua “a grandezza
naturale” del Papa Giovanni XXIII, al secolo Angelo Roncalli, detto anche il
“Papa Buono”; fecero poi edificare un piedistallo nello spiazzale antistante il
Convento di San Pasquale e si curano di sistemare anche la zonetta di terreno
circostante. Si trattava e si tratta di un simbolo di benvenuto, all’ingresso
del paese.
Dopo qualche anno, l’increscioso episodio che il sottoscritto descrisse
in un articolo su “Il Corriere di Caserta” di domenica 9 gennaio 2005, che
riporto in stralcio: “Gravissimo atto vandalico nella nottata fra sabato e
domenica, lungo la provinciale Riardo-Pietramelara. La statua raffigurante
Giovanni XXIII, sita in prossimità del Convento di San Pasquale, è stata
divelta dal piedistallo. Il simulacro raffigurante il papa santo era stato
posto in quella località in occasione dell’ultimo giubileo, a devozione delle
sorelle D’Agostino, che si erano accollate anche l’onere della sistemazione
dell’area prospiciente. A una prima ricostruzione dei fatti, qualcuno in
nottata ha dapprima legato con una corda la statua ad un’automobile e poi l’ha
trascinata. L’episodio è l’ultima triste conferma che la microcriminalità in
paese alza sempre più la testa”. I danni riportati dalla statua furono
giudicati talmente ingenti da rendere antieconomico qualunque restauro; il
piedistallo, rimasto intatto allo scempio perpetrato dagli ignoti vandali, giacque
muto testimone dei livelli di abominio raggiunti. Una sensazione di sdegno
generale si diffuse all’indomani dell’atto vandalico.
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Le sorelle D’Agostino, dispiaciute
profondamente per l’accaduto, proposero a varie associazioni di carattere laico
ed ecclesiastico di farsi promotrici di una sottoscrizione per restituire alla
devozione la venerata immagine di quel grande protagonista della storia del XX
secolo. L’appello fu raccolto dal Circolo “L’Arco” di Piazza San Rocco, all’epoca
presieduto dal sottoscritto, che in breve tempo raccolse la somma necessaria
all’acquisto di una nuova statua da riposizionare nello stesso luogo, questa
volta di dimensioni leggermente minori rispetto all’originaria immagine. Fu
semplice la cerimonia di inaugurazione, di cui riporto alcune foto, con essa si
ebbe il riposizionamento della nuova statua, con una breve processione e la
benedizione. La data del riposizionamento fu il giorno 8 ottobre dello stesso anno, appena
nove mesi dopo l’increscioso episodio.