Diceva un vecchio
proverbio che nessuno ricorda più, ma che la mia cara mamma amava ripetere con
autoironia: “Chi passa p’a via r’i Ciervi e nun è apprezzatu… I Ciervi o so muorti
o stannu malati” (chi passa per la via dei Cerbo e non viene sottoposto ad
esame, vuol dire che i Cerbo o sono morti o stanno male). Qual era “a via r’i
Ciervi”, allora? Quel breve tratto attualmente di Via San Pasquale che va da
Piazza Sant’Agostino sino all’innesto di Via Angelone, si chiamava allora via Pozzo
Nuovo, per un pozzo ora non più esistente a ridosso della residenza Giannetti.
Era lì che si concentrava tutta la Famiglia Cerbo nelle varie diramazioni, e
per questa loro ipercriticità e per questa caratteristica comune erano noti a
tutti. Non me ne faccio un problema e sono orgoglioso di discendere da quel
gruppo di famiglie per via di mia mamma, appunto Filomena Cerbo. Non è di lei,
tuttavia, che voglio scribacchiare, ma di una donna giunta alla veneranda età
di 95 anni che nel pomeriggio di ieri ha festeggiato con la famiglia tale
importante traguardo. Era una cugina di mia madre e pertanto mia zia:
Concettina Cerbo, nata il 21/07/1928 a Pietramelara proprio in quella via detta
“r’i Ciervi”, figlia di quel tale Zì Fattore, di professione carrettiere, di cui
ho già scribacchiato a causa di un gustoso episodio (http://scribacchiandoperme.blogspot.com/2018/09/il-cavallo-di-zi-fattore.html),
le figlie di costui venivano distinte per patronimicità come “fatturesse”, simpatico
soprannome che si è tramandato sino ad oggi.
Concettina era una
ragazza volitiva, fermamente orientata a migliorare il suo status sociale mediante
gli studi; infatti dopo un breve periodo di Istituto Magistrale, si iscrisse
alla Scuola di Ostetricia presso l’Università di Palermo, in cui conseguì il Diploma
il giorno 14 luglio 1952 , ventiquattrenne. (vedi foto dell'epoca allegata)
Cominciò allora ad esercitare sia la
libera professione che l’attività di ostetrica condotta fino agli anni
settanta, insieme ad un altro personaggio mitico presente nella memoria collettiva
dei pietramelaresi: Zi Luigella. Fu assunta in seguito dalla Cassa Mutua
Coldiretti, presso il Poliambulatorio di Vairano Scalo, attiguo all’allora
Liceo Scientifico e, in seguito alla riforma sanitaria, passò alle dipendenze dell’ASL,
fino al momento della pensione.
Ho parlato con lei
proprio qualche giorno fa, ragionando del passato e della comune parentela, mi
dimostrò quanto erano vive in lei la memoria e la lucidità mentale, certo non
mancò in quel breve scambio di idee qualche caustico passaggio su persone e
situazioni attuali della nostra comunità.
Cosa rimarrà di questa donna dalla personalità tanto complessa ed originale, degna figlia di quella famiglia il cui carattere è sintetizzato nel proverbio che apre questo pezzo scribacchiato? Di certo tutte le emozioni vissute e fatte vivere per quelle migliaia di bambini che ha fatto venire alla luce, compreso il vostro blogger scribacchiante, lo scrupolo professionale che si traduce nell’assenza di incidenti al momento del parto, che costituiva una forma di assicurazione per le donne che si mettevano nelle mani di Concettina in un momento tanto delicato ed emozionante.
Grazie di tutto Zia Concettina, da parte mia e di tutta la comunità che ha fruito dei tuoi servizi, e che la tua vita continui ancora per tanto, in salute e tra gli affetti della famiglia.
Cosa rimarrà di questa donna dalla personalità tanto complessa ed originale, degna figlia di quella famiglia il cui carattere è sintetizzato nel proverbio che apre questo pezzo scribacchiato? Di certo tutte le emozioni vissute e fatte vivere per quelle migliaia di bambini che ha fatto venire alla luce, compreso il vostro blogger scribacchiante, lo scrupolo professionale che si traduce nell’assenza di incidenti al momento del parto, che costituiva una forma di assicurazione per le donne che si mettevano nelle mani di Concettina in un momento tanto delicato ed emozionante.
Grazie di tutto Zia Concettina, da parte mia e di tutta la comunità che ha fruito dei tuoi servizi, e che la tua vita continui ancora per tanto, in salute e tra gli affetti della famiglia.
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