Saluto il 2022, con il
sorriso in un angolo della bocca: … sono giunto in quella fase della vita nella
quale non sono più presenti le aspirazioni, almeno quelle che riguardano la
propria persona. Certo non mancano le cose da desiderare, ma quelle si chiamano
più correttamente “auspici”, e riguardano la mia famiglia e l’armonia che regna
in essa, ed infine il desiderio di tenere vicine le persone che amo. Le
soddisfazioni che ho colto sono legate a coloro che si fanno apprezzare sempre
di più nello studio e/o nel lavoro… lo ritengo un segno dei valori che mi sono
stati trasmessi, e che io, forse, ho saputo a mia volta trasporre.
Del 2022 dicevo, un anno così così, che ha confermato il senso di sicurezza generatosi in me, ha partorito qualche minima soddisfazione, e mi ha tolto l’ennesima persona cara. C’est la vie! … per dirla alla francese.
Il terra che mi ha generato, che mi ha formato e fatto crescere, in maggio ha riconfermato la fiducia in un’amministrazione che non mi vede d’accordo in tante cose, ma per chi scrive la volontà popolare è sovrana, quindi chino il capo; e poi va detto che mai e poi mai il mio dissenso, è legato a fatti personali. Più e più volte ho tuonato “per iscritto”, assumendone responsabilità e conseguenze, e non nutro rancore per nessuno, sia chiaro, nemmeno per coloro che mi hanno vomitato addosso veleno. Ho dovuto lasciare “volontariamente” l’incarico che rivestivo nella Pro Loco dal 2017, affinché essa fosse al riparo dalle infondate accuse di strumentalizzazione che io avrei ordito; non ho “sbattuto la porta” e l’ho fatto riconfermando la stima e l’affetto nei confronti dei carissimi amici del direttivo.
Spero che il 2023 che ci prepariamo ad attraversare elimini ogni incomprensione residua nei confronti di chiunque, mi piace l’armonia e il rispetto reciproco. Voglio salutare i miei conterranei, vicini e lontani, soprattutto coloro che leggono le cose che scribacchio, voglio augurare loro un nuovo anno sereno soprattutto per la salute e per gli affetti che nutrono. Auguri.
Francesco, blogger scribacchiante.
Del 2022 dicevo, un anno così così, che ha confermato il senso di sicurezza generatosi in me, ha partorito qualche minima soddisfazione, e mi ha tolto l’ennesima persona cara. C’est la vie! … per dirla alla francese.
Il terra che mi ha generato, che mi ha formato e fatto crescere, in maggio ha riconfermato la fiducia in un’amministrazione che non mi vede d’accordo in tante cose, ma per chi scrive la volontà popolare è sovrana, quindi chino il capo; e poi va detto che mai e poi mai il mio dissenso, è legato a fatti personali. Più e più volte ho tuonato “per iscritto”, assumendone responsabilità e conseguenze, e non nutro rancore per nessuno, sia chiaro, nemmeno per coloro che mi hanno vomitato addosso veleno. Ho dovuto lasciare “volontariamente” l’incarico che rivestivo nella Pro Loco dal 2017, affinché essa fosse al riparo dalle infondate accuse di strumentalizzazione che io avrei ordito; non ho “sbattuto la porta” e l’ho fatto riconfermando la stima e l’affetto nei confronti dei carissimi amici del direttivo.
Spero che il 2023 che ci prepariamo ad attraversare elimini ogni incomprensione residua nei confronti di chiunque, mi piace l’armonia e il rispetto reciproco. Voglio salutare i miei conterranei, vicini e lontani, soprattutto coloro che leggono le cose che scribacchio, voglio augurare loro un nuovo anno sereno soprattutto per la salute e per gli affetti che nutrono. Auguri.
Francesco, blogger scribacchiante.