Di cosa parla
Pietramelara? Appare chiaro che, se fino a qualche anno fa, il centro fisico e
geografico delle discussioni e dei capannelli era Piazza San Rocco, oggi il
fulcro è diventato virtuale e si è spostato sui social network, ed allora:
restauri della cappella di Santa Maria a Fradejanne, avvicendamento del parroco
in Sant’Agostino (immaginato o reale?), centinaia di mutuati senza medico di
base, embrioni di movimenti pre-elettorali.
Che qualcosa si cominci a muovere nella politica locale è avvertito ed avvertibile; certo, a distanza di soli otto mesi dalle elezioni, sembra un po' tardi per cominciare a dire la propria: la vita e le azioni di un’amministrazione vanno seguite da quanto essa si insedia, cercando di intuire le motivazioni delle scelte e delle non-scelte, esercitando il ruolo di controllo che la legge assegna alle minoranze consiliari, ruolo che sembra l’attuale gruppo di opposizione abbia esercitato di rado e con limitatissima incisività. Al di fuori dell’assise, al contrario, cominciano i primi sussulti: per il momento è ufficiale solo l’iniziativa del giovane Mario D’Ovidio, che insieme ad un gruppo di amici ha cominciato a riflettere sul futuro del paese, con l’obiettivo dichiarato di dialogare con tutte le compagini politiche presenti sul territorio, al fine di progettare assieme la città che verrà. Interessante la dichiarazione programmatica resa a un web giornale locale: “Rendere Pietramelara attraente deve essere una prerogativa fondamentale – queste le parole di Mario- vogliamo che Pietramelara diventi un paese operoso: ambiente, sviluppo economico, associazionismo e cultura saranno al centro del dibattito”. Sono parole a cui l’unica chiosa riguarda il fatto che Pietramelara “operosa” lo è già, e da sempre. Dalle voci raccolte sembra che al primo incontro, tenutosi in località “segreta” si siano registrate numerose adesioni al progetto.
Qualcun altro, già elettore (per propria ammissione) di “Per Pietramelara unione e solidarietà” gruppo che fa capo al sindaco Di Fruscio, ed evidentemente deluso dal dopo elezioni, si è già attivato per tentare un esperimento simile: lo si vede soffermarsi tra tavoli e panchine della piazza, insieme ad amici da coinvolgere. I due gruppi si fonderanno… oppure no? Staremo a vedere, sono comunque tentativi a cui guardare con interesse.
Nulla trapela dai gruppi “storici” …Cosa farà Di Fruscio? Si ricandiderà o cederà lo scettro? Confermerà la squadra già trionfatrice delle scorse elezioni, o apporterà qualche correzione? Ci saranno defezioni volontarie? Chi vivrà vedrà. Dall’altra parte ciò che è evidente, tra i leonardiani, reduci da un mandato elettorale trascorso in assoluto silenzio, è che "ritiratisi in aventino", si interrogano, nei pomeriggi d’estate davanti a un frequentato bar, su quale futuro li aspetti.
Loredana Palumbo, altra ex difrusciana delusa, prendendo spunto dalla nota vicenda del medico di base, affida a fb un post lamentando di essere stata considerata solo “un numero per la lista” e, in polemica con il gruppo che l’ha portata in assise, continua: “l’attuale maggioranza si appropria dei meriti di tutti… basta scorrere i social o la pagina istituzionale dell’ente impropriamente utilizzata per scopi propagandistici”. Come non essere d’accordo? … ci si fa fotografare in ogni luogo e in ogni frangente, cercando di aumentarsi la visibilità, sgomitando fra compagni ed avversari.
Che qualcosa si cominci a muovere nella politica locale è avvertito ed avvertibile; certo, a distanza di soli otto mesi dalle elezioni, sembra un po' tardi per cominciare a dire la propria: la vita e le azioni di un’amministrazione vanno seguite da quanto essa si insedia, cercando di intuire le motivazioni delle scelte e delle non-scelte, esercitando il ruolo di controllo che la legge assegna alle minoranze consiliari, ruolo che sembra l’attuale gruppo di opposizione abbia esercitato di rado e con limitatissima incisività. Al di fuori dell’assise, al contrario, cominciano i primi sussulti: per il momento è ufficiale solo l’iniziativa del giovane Mario D’Ovidio, che insieme ad un gruppo di amici ha cominciato a riflettere sul futuro del paese, con l’obiettivo dichiarato di dialogare con tutte le compagini politiche presenti sul territorio, al fine di progettare assieme la città che verrà. Interessante la dichiarazione programmatica resa a un web giornale locale: “Rendere Pietramelara attraente deve essere una prerogativa fondamentale – queste le parole di Mario- vogliamo che Pietramelara diventi un paese operoso: ambiente, sviluppo economico, associazionismo e cultura saranno al centro del dibattito”. Sono parole a cui l’unica chiosa riguarda il fatto che Pietramelara “operosa” lo è già, e da sempre. Dalle voci raccolte sembra che al primo incontro, tenutosi in località “segreta” si siano registrate numerose adesioni al progetto.
Qualcun altro, già elettore (per propria ammissione) di “Per Pietramelara unione e solidarietà” gruppo che fa capo al sindaco Di Fruscio, ed evidentemente deluso dal dopo elezioni, si è già attivato per tentare un esperimento simile: lo si vede soffermarsi tra tavoli e panchine della piazza, insieme ad amici da coinvolgere. I due gruppi si fonderanno… oppure no? Staremo a vedere, sono comunque tentativi a cui guardare con interesse.
Nulla trapela dai gruppi “storici” …Cosa farà Di Fruscio? Si ricandiderà o cederà lo scettro? Confermerà la squadra già trionfatrice delle scorse elezioni, o apporterà qualche correzione? Ci saranno defezioni volontarie? Chi vivrà vedrà. Dall’altra parte ciò che è evidente, tra i leonardiani, reduci da un mandato elettorale trascorso in assoluto silenzio, è che "ritiratisi in aventino", si interrogano, nei pomeriggi d’estate davanti a un frequentato bar, su quale futuro li aspetti.
Loredana Palumbo, altra ex difrusciana delusa, prendendo spunto dalla nota vicenda del medico di base, affida a fb un post lamentando di essere stata considerata solo “un numero per la lista” e, in polemica con il gruppo che l’ha portata in assise, continua: “l’attuale maggioranza si appropria dei meriti di tutti… basta scorrere i social o la pagina istituzionale dell’ente impropriamente utilizzata per scopi propagandistici”. Come non essere d’accordo? … ci si fa fotografare in ogni luogo e in ogni frangente, cercando di aumentarsi la visibilità, sgomitando fra compagni ed avversari.
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