Non ritengo giustificato il clamore generatosi in paese e sui social per il passaggio, nella trasmissione televisiva “Linea Verde” della RAI, di un’azienda zootecnica e casearia ricadente nel territorio del nostro comune (https://www.raiplay.it/video/2019/07/Linea-verde-Estate---Alto-Casertano-Sorgente-di-vita-lacqua-6bd2723b-8bdd-4e7c-a3e2-deca57694622.html); il motivo del mio dissentire da tanto entusiasmo, manifestato, tra l’altro, anche sulla pagina Facebook del nostro Comune, è presto detto: non è stato evidenziato alcun legame fra il territorio e le produzioni di detta azienda!
Per le altre due aziende dei dintorni, interessate e descritte nella trasmissione, è stata mostrata quantomeno una foto panoramica del comune ove erano ubicate, nella fattispecie Riardo e Pietravairano… a Pietramelara non è stata riservata alcuna attenzione. Eppure in “scienza e coscienza” sono convinto che la qualità dei prodotti dell’agricoltura è intimamente legata al territorio di origine: il suolo, il clima, le tradizioni sono le variabili che permettono di distinguere una mozzarella, un vino, un olio prodotto in un luogo rispetto ad uno analogo, prodotto altrove. Inoltre il territorio, laddove riconosciuto come incontaminato, è uno straordinario strumento di marketing, che riflette i suoi effetti positivi anche su altri settori extra agricoli, quali il turismo e l’enogastronomia.
Conscio di tale concetto, il direttore dello stabilimento di acque minerali ha illustrato la genesi ambientale dell’effervescenza naturale delle acque di Riardo, ha mostrato, anche servendosi delle immagini da drone, che nei dintorni eventuali fonti di inquinamento sono nulle. Ancora di meglio ha fatto l’imprenditrice agricola Anna Zeppetella Del Sesto, che ha spiegato le proprietà nutraceutiche del Lupino Gigante di Vairano, ne ha illustrato la storia in quanto coltura tradizionale, ha dipinto un quadretto familiare sottolineando l’importanza che un tempo rivestiva la coltura, ricorrente nell’agricoltura mezzadrile.
Nulla da dire, per carità, sulle capacità imprenditoriali dei due fratelli intervistati; questo blog scribacchiato in occasione della loro premiazione a Roma, con un importante riconoscimento, l’anno scorso dedicò un intero pezzo alla famiglia e alla loro storia (http://scribacchiandoperme.blogspot.com/2018/05/ai-letizia-il-premio-industria-felix.html); tuttavia deve essere loro sfuggito che operare nell’Alto Casertano è cosa diversa dal produrre in altre zone, caratterizzate da ben altre negatività ambientali ed economico/sociali.
Ho visto la trasmissione qualche giorno dopo la messa in onda ed ho avuto, anche io le stesse impressioni.
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