Ritorno proprio adesso da un giro in moto sulla nostra strada panoramica che porta fino a Rocchetta e Croce, che dire? ... la giornata tersa e l’atmosfera liberata dall’umidità dei giorni scorsi, insieme al verde intenso offrivano agli occhi scorci ed immagini di singolare bellezza e suggestione. Tuttavia non posso esimermi dal riportare che ho dovuto constatare anche uno stato di abbandono abbastanza generalizzato! Spine e rovi che avevano già occupato parte della carreggiata e, soprattutto, rifiuti di ogni tipo lasciati qua e la. Residui di picnic, del tipo piatti sporchi e bottiglie in vetro, che chissà quando saranno prelevati e portati via, ma soprattutto materassi e ingombranti . Mancavo da mesi, forse anni, in quei luoghi, che un tempo mi sono stati familiari per ragioni professionali e per passione, e non ho potuto far altro che provare una sensazione di rammarico alla vista di simili brutture.
Il problema delineato non si esaurisce nella responsabilità delle istituzioni coinvolte, esso è generato anche dal malcostume e la scarsa sensibilità per le problematiche ambientali delle popolazioni residenti e dei turisti. Cambiare la mentalità di interi strati della popolazione a volte si rivela utopistico e frustrante, tuttavia ritengo che una campagna di sensibilizzazione progettata e portata avanti in tal senso non guasterebbe affatto. Il problema dei materassi e degli ingombranti in genere mette in risalto la necessità impellente, se non l’urgenza di aprire al pubblico la cosiddetta “isola ecologica”, infrastruttura di somma importanza realizzata ormai da circa un decennio, ma mai entrata in funzione, non si sa per quale arcano mistero. Chi si è assunto della forte responsabilità della guida del paese e della comunità che lo abita deve farsi carico della questione, non si può ancora “tenere la testa sotto la sabbia”, l’opera è stata svilita e attualmente funge solo da rimessa per gli automezzi destinati alla raccolta dei rifiuti. La situazione sulla panoramica, come in tutto il resto del territorio comunale non consente affatto tentennamenti e morosità varie; se poi c’è qualche problema, qualche causa ostativa che non conosciamo, allora si esca allo scoperto, e una buona volta, in un pubblico “outing” si comunichi dove risiede il motivo che impedisce ai Pietramelaresi di liberarsi in modo lecito ed ecologicamente corretto di tutto quanto ha fatto parte della loro casa ed ha esaurito il proprio ciclo economico.
Sappiatelo pubblici amministratori, può sembrare banale, ma è meglio risolvere un problema tardi che non farlo mai!
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