Cosa si nasconde dietro il ritardo nell’approvazione del
rendiconto di gestione per esercizio 2022? Il Prefetto di Caserta ha notificato al nostro ed altri
31 comuni, stando alla stampa locale, un sollecito per l’approvazione entro 20
giorni per tale importante documento contabile.
Nel corso della seduta della Conferenza Stato città ed autonomie locali di oggi, 18 aprile 2023, è stata approvata la proroga del termine per l’approvazione dei bilanci di previsione dei Comuni dal 30 aprile al 31 maggio prossimo, che verrà a breve formalizzata con apposito decreto del Ministro dell’Interno. Tuttavia, secondo quanto sancito dall’art. 227 del Testo Unico degli Enti Locali, il termine ultimo per l’approvazione del rendiconto anno precedente era fissato (e resta) allo scorso 30 aprile. Si tratta, a differenza del Bilancio di Previsione, di dati certi e storicizzati, pertanto pienamente disponibili negli uffici contabili dell’Ente. Ed allora… cosa ha potuto generare un ritardo tale da indurre il Prefetto a sollecitare l’approvazione, e minacciare sanzioni in caso di inadempienza? Quali potrebbero essere tali sanzioni? Nell’art. 141 del Testo Unico è prevista in caso di inadempienza anche lo scioglimento del Consiglio Comunale.
E’ difficile che ciò avvenga, ma è così! Gli uffici comunali, sguarniti per il pensionamento per raggiunti limiti di età della maggior parte del personale “storico”, fanno fatica a riorganizzarsi, nonostante l’ingresso in essi di alcune unità provenienti da altri enti locali; certo si avverte in tali situazioni la mancanza di qualche “alchimista della contabilità” che in più di un’occasione in passato ha permesso di rispettare, grazie ad artifici e stratagemmi vari, il rispetto (almeno sulla carta) di equilibri ed indici previsti dalla legge; la sua autorità in qualche periodo gli ha permesso anche di assurgere al ruolo, in più di un’occasione, di “sindaco-ombra”. Tale personaggio, ricordiamolo, era organico agli uffici comunali nel corso del primo e secondo mandato Di Fruscio (1998/2007), come nel primo e secondo mandato Leonardo (2007/2017). Eppure l’attuale amministrazione può contare sulla fedeltà e l’elevata professionalità specifica dell’Assessora al ramo, fatto che acuisce la mancanza di motivazioni plausibili per il ritardo lamentato dal Palazzo di Governo.
Nel corso della seduta della Conferenza Stato città ed autonomie locali di oggi, 18 aprile 2023, è stata approvata la proroga del termine per l’approvazione dei bilanci di previsione dei Comuni dal 30 aprile al 31 maggio prossimo, che verrà a breve formalizzata con apposito decreto del Ministro dell’Interno. Tuttavia, secondo quanto sancito dall’art. 227 del Testo Unico degli Enti Locali, il termine ultimo per l’approvazione del rendiconto anno precedente era fissato (e resta) allo scorso 30 aprile. Si tratta, a differenza del Bilancio di Previsione, di dati certi e storicizzati, pertanto pienamente disponibili negli uffici contabili dell’Ente. Ed allora… cosa ha potuto generare un ritardo tale da indurre il Prefetto a sollecitare l’approvazione, e minacciare sanzioni in caso di inadempienza? Quali potrebbero essere tali sanzioni? Nell’art. 141 del Testo Unico è prevista in caso di inadempienza anche lo scioglimento del Consiglio Comunale.
E’ difficile che ciò avvenga, ma è così! Gli uffici comunali, sguarniti per il pensionamento per raggiunti limiti di età della maggior parte del personale “storico”, fanno fatica a riorganizzarsi, nonostante l’ingresso in essi di alcune unità provenienti da altri enti locali; certo si avverte in tali situazioni la mancanza di qualche “alchimista della contabilità” che in più di un’occasione in passato ha permesso di rispettare, grazie ad artifici e stratagemmi vari, il rispetto (almeno sulla carta) di equilibri ed indici previsti dalla legge; la sua autorità in qualche periodo gli ha permesso anche di assurgere al ruolo, in più di un’occasione, di “sindaco-ombra”. Tale personaggio, ricordiamolo, era organico agli uffici comunali nel corso del primo e secondo mandato Di Fruscio (1998/2007), come nel primo e secondo mandato Leonardo (2007/2017). Eppure l’attuale amministrazione può contare sulla fedeltà e l’elevata professionalità specifica dell’Assessora al ramo, fatto che acuisce la mancanza di motivazioni plausibili per il ritardo lamentato dal Palazzo di Governo.