Per la verità il buon
Giancarlo ci aveva abituati a ben altri scoop: la notizia battuta su Paese News
era tutt’altro che inaspettata. Il sindaco Di Fruscio che annuncia la sua
ricandidatura era un fatto aspettato fino a ieri, altamente probabile dopo la pubblicazione.
Ormai è sindaco “di
lungo corso”, il Di Fruscio, avendo già portato a termine ben tre mandati senza
scossoni di rilievo, confortato da una tradizione che definire “dinastica” non sembra
esagerato, avendo il nonno ed il padre già esercitate quelle funzioni
pubbliche.
Quale lo scenario? Qualche frattura si è generata e non c’è stato modo di comporla, prima fra tutte quella con la consigliera Loredana Palumbo, sostenuta dallo zio Enzo Zarone, già sindaco anche lui, e già fra i primi sostenitori del terzo mandato per Di Fruscio; altri consiglieri pare che abbiano rinunciato a ricandidarsi, delusi dall’andamento delle cose, nell’ultimo quinquennio.
Il terzo mandato si è consumato in un’azione politico/amministrativa tesa a conservare, a non stravolgere, e soprattutto a continuare nel solco della realizzazione di opere pubbliche che non apportano evidenti vantaggi, se si prescinde dai tecnici e dalle imprese che vi hanno lavorato. Ogni tanto qualche cittadino affida ai social l’espressione del proprio malcontento, come avvenuto qualche giorno fa a proposito dello stato in cui versa la strada Cinquevie (cfr. foto di copertina), interessata da circa un anno alla realizzazione di un collettore fognario: “Da un paio di giorni è stata messa un po’ di terra e polvere per risolvere…Ricordiamoci di queste foto quando a poche settimane dalle amministrative vedremo tanto asfalto” sono le ironiche considerazioni di un giovane che abita in zona; “ho dovuto cambiare le sospensioni alla mia auto” altra lamentela di un residente. In relazione a questo cantiere vi è da dire che in prossimità della rotonda Pastanelle/Murro vi sono dei tombini, recanti la scritta (udite, udite) “ermetico”, da cui fuoriesce liquame in continuazione, che poi si riversa nell’adiacente rivolo Murro. Non è neppure questa una novità: chi segue Paese News avrà letto che, nello scorso luglio, Di Fruscio fu indagato in quanto venivano immesse dal depuratore comunale “acque non correttamente depurate direttamente nel rivolo pontevecchio, compromettendone e deteriorandone le acque per la presenza di elevati valori di Escherichia Coli e azoto nitroso”; forse è per tali motivi che un’associazione ambientalista presente sul territorio ha ritenuto di conferirgli un premio.
E poi c’è qualcuno che, anche sfidando l’evidenza, continua con il suo mantra “J’ammu annanzi accussì”.
Il gruppo consiliare di opposizione, che fa capo all’ex sindaco Leonardo, ha latitato durante l’intera attuale sindacatura Di Fruscio, non producendo un solo documento politico che autenticasse la propria importantissima funzione di controllo, forse sperando (invano) in un “cambio di testimone” da parte di Di Fruscio, cosa che invece avvenne in occasione delle amministrative del ‘97, quando il Leonardo conquistò per la prima volta la fascia tricolore, con l’evidente appoggio di Di Fruscio, che non poteva ricandidarsi “ope legis”, avendo già portato a termine due mandati.
Scribacchio queste considerazioni in attesa che qualcosa si muova, anche se in evidente ritardo, che qualche novità si affacci sul panorama descritto.
Quale lo scenario? Qualche frattura si è generata e non c’è stato modo di comporla, prima fra tutte quella con la consigliera Loredana Palumbo, sostenuta dallo zio Enzo Zarone, già sindaco anche lui, e già fra i primi sostenitori del terzo mandato per Di Fruscio; altri consiglieri pare che abbiano rinunciato a ricandidarsi, delusi dall’andamento delle cose, nell’ultimo quinquennio.
Il terzo mandato si è consumato in un’azione politico/amministrativa tesa a conservare, a non stravolgere, e soprattutto a continuare nel solco della realizzazione di opere pubbliche che non apportano evidenti vantaggi, se si prescinde dai tecnici e dalle imprese che vi hanno lavorato. Ogni tanto qualche cittadino affida ai social l’espressione del proprio malcontento, come avvenuto qualche giorno fa a proposito dello stato in cui versa la strada Cinquevie (cfr. foto di copertina), interessata da circa un anno alla realizzazione di un collettore fognario: “Da un paio di giorni è stata messa un po’ di terra e polvere per risolvere…Ricordiamoci di queste foto quando a poche settimane dalle amministrative vedremo tanto asfalto” sono le ironiche considerazioni di un giovane che abita in zona; “ho dovuto cambiare le sospensioni alla mia auto” altra lamentela di un residente. In relazione a questo cantiere vi è da dire che in prossimità della rotonda Pastanelle/Murro vi sono dei tombini, recanti la scritta (udite, udite) “ermetico”, da cui fuoriesce liquame in continuazione, che poi si riversa nell’adiacente rivolo Murro. Non è neppure questa una novità: chi segue Paese News avrà letto che, nello scorso luglio, Di Fruscio fu indagato in quanto venivano immesse dal depuratore comunale “acque non correttamente depurate direttamente nel rivolo pontevecchio, compromettendone e deteriorandone le acque per la presenza di elevati valori di Escherichia Coli e azoto nitroso”; forse è per tali motivi che un’associazione ambientalista presente sul territorio ha ritenuto di conferirgli un premio.
E poi c’è qualcuno che, anche sfidando l’evidenza, continua con il suo mantra “J’ammu annanzi accussì”.
Il gruppo consiliare di opposizione, che fa capo all’ex sindaco Leonardo, ha latitato durante l’intera attuale sindacatura Di Fruscio, non producendo un solo documento politico che autenticasse la propria importantissima funzione di controllo, forse sperando (invano) in un “cambio di testimone” da parte di Di Fruscio, cosa che invece avvenne in occasione delle amministrative del ‘97, quando il Leonardo conquistò per la prima volta la fascia tricolore, con l’evidente appoggio di Di Fruscio, che non poteva ricandidarsi “ope legis”, avendo già portato a termine due mandati.
Scribacchio queste considerazioni in attesa che qualcosa si muova, anche se in evidente ritardo, che qualche novità si affacci sul panorama descritto.