Una volta ribadito per l’ennesima volta che il giudizio del vostro blogger scribacchiante non fa testo, in quanto “parte in causa”, per analizzare questo stralcio domenicale del Carnevale 2018, prendiamo in esame qualche indicatore indubbiamente oggettivo.
Il numero di partecipanti, tra carri e gruppi scenici è pari a sette: risultato lusinghiero e ben oltre le aspettative più rosee! Va detto che la Pro Loco con l’evento di quest’anno ha preso la piena responsabilità dell’organizzazione, quello dell’anno scorso (peraltro riuscito egregiamente) infatti si dovette solo alla buona volontà di Eugenio Mone e Giovanni Leonardo, perché l’associazione era appena nata e sarebbe stato rischioso andare al di la di un semplice “appoggio esterno”.
Si è ancora in fase di rodaggio quindi, e gli organizzatori sono i primi a riconoscere che il cammino per ritornare ai fasti di qualche decennio fa è ancora lungo.
La partecipazione del pubblico al campo sportivo, lungo il percorso, nei punti di sosta ed in piazza è stata ampia e diffusa; d’altronde molti sono stati contagiati da quel clima di euforica allegria soprattutto perché animazione di Gino Lauro, è stata particolarmente efficace e coinvolgente. La piazza all’arrivo, verso le cinque, era gremita e si osservavano molte famiglie non locali che avevano portato con se i bambini, dando anche una mano all’economia locale, e questo ritengo sia molto importante.
Bella, immediata e suggestiva la “Cantata dei Dodici Mesi” (per saperne di più http://scribacchiandoperme.blogspot.it/2018/02/i-ddurici-misi.html): la novità delle “apine” in luogo delle classiche cavalcature non ha tolto nulla alla tradizione pluricentenaria, anzi… ha aggiunto molto in simpatia! Qualche inceppamento è sicuramente perdonabile, data l’emozione davanti a tanta gente e il fatto che uomini abitualmente dediti ai lavori più duri, non sempre si trovano a proprio agio nella recitazione di parti lunghe, da mandare giù a memoria.
Un sentito grazie, infine, a chi ha profuso tempo, energie e risorse negli allestimenti, soprattutto perché così facendo ha reso un servizio alla nostra Comune Genitrice Pietramelara. Come si dice al cinema: "Buona la prima".
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