Complimenti!... c’è poco altro da dire. La creatura è cresciuta e pare che sia ormai matura. Lo sforzo mediatico destinato a far conoscere all’intera provincia (e oltre) l’evento denominato “Le Cantine del Borgo" è stato coronato da un successo pieno. C’è da dire che neppure lo sforzo fisico è stato “da meno”; l’evento in preparazione da mesi è costato ore e ore di fatica tra pulizie, restauri e allestimenti: si consideri che lo stato di manutenzione del nostro borgo “ordinariamente” lascia un po’ a desiderare, quindi renderlo nella veste in cui l’abbiamo ammirato non è cosa da poco.
Cantine al Borgo, nata da un’idea dell’ Associazione “I Giovani Crescono” di Pietramelara, coordinata dal dinamico Gianluca Spiniello, ha iniziato il suo cammino qualche anno fa: si tratta di una kermesse dedicata al vino di qualità, inserita in una cornice di rara suggestione qual è il nostro borgo millenario. Le mescite e le cucine sono state collocate in locali popolari, o in qualche“cellaro”, oppure ancora in qualche cantina di palazzi nobiliari. Preparata con cura anche la cultura “enologica” di ragazze e ragazzi che accoglievano gli “enoappassionati” giunti da ogni dove.
Oltre al vino sono state offerte pietanze e piatti tipici, tratti dalla cultura contadina del paese: cavati, carne saucicciara, zuffritto, pesce fritto servito nel cuoppo, ed altro. Per usare un’espressione alla moda si è trattato di un vero e proprio trionfo dello “street food”, rivisitato in chiave rurale.
A latere momenti di intrattenimento con il gruppo della nostra Adele Bassi, da anni impegnata nel recupero di tradizioni artistiche popolari, con Antonello Musto, cantautore emergente cresciuto fra di noi,e con un raffinato gruppo partenopeo che si è esibito nella celebrata “pusteggia”, offrendo melodie classiche accompagnate da chitarre e mandolini. Da ricordare anche la interessante e bella performance artistica del pittore locale Carmelo Mitrano, insieme alle visite guidate al borgo portate avanti dalla “Work in progress - Pietramelara", guidata da Giovanni Zarone.
Critiche? … ci sono anche quelle! … soprattutto l’aver ancora una volta dimenticato di inserire un angolo dedicato alla viticoltura pietramelarese, a coloro che ancora per passione o anche per tradizione familiare continuano a farsi il vino in casa. Non sarebbe assolutamente stato fuori luogo un angolo dedicato a loro, e di sicuro avrebbe potuto indurre anche un miglioramento della qualità dei vini prodotti. Spero proprio che il mio messaggio giunga a chi di dovere.
Tuttavia, in conclusione un invito, il mio, a partecipare stasera a questa bella festa, per godere dei piaceri di Bacco e dalla tavola e per ammirare il nostro Borgo, prezioso scrigno di bellezze e suggestioni.
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