Ne avevo proprio bisogno: un giorno di ferie, così, tanto per stemperare la tensione, interrompere il frenetico tran tran quotidiano, riposare la mente dedicando il pensiero a cose diverse.
Sono uscito di buon mattino, mi attendevano l’orto e l’oliveto, irrigazioni nell’uno, sarchiature manuali nell’altro; una grande faticata e tanto, tanto sudore versato. Ad un certo punto il caldo ha cominciato a farsi sentire imperioso ed ho capito che era venuto il momento di tornare a casa.
Una doccia al volo e, già tutto (o quasi) era pronto: colazioni, costumi, teli e … via, si è partiti alla volta del mare. Viaggio tranquillo, lido pressocchè vuoto, abbiamo dovuto anche fare da bagnini aprendo sdraio, lettini ed ombrelloni, ma, si sa, anche questi imprevisti possono rendere particolarmente piacevole un momento vissuto in famiglia. Di sole ne avevo già preso tanto, stamattina in campagna, ed allora la mia giornata balneare è stata dedicata al più assoluto e totale relax, la sdraio e un libro all’ombra. Sono rimasto in tale assetto per ore. L’aria era profumata di quell’ odore salso, tipico del litorali marini, il silenzio del tutto insolito per il luogo conferiva carattere di particolare incanto. Il bagno? Non era il caso, dato che l’acqua non aveva aspetto rassicurante; ed allora una passeggiata “in solitaria”, con la schiuma delle onde che si infrangeva tra i piedi e, infine un’ulteriore supplemento di lettura, questa volta sul bagnasciuga, dato che il sole, nel frattempo, era divenuto molto più “umano”.
Credo che siano queste le cose che ti riconciliano con la vita: poche pretese, le persone che ami , accettare anche qualche contrattempo e la ricerca sincera della serenità, che a volte si mette a “fare capolino”.
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