E’ una disavventura ricorrente, la mia insonnia! No, non è un ulteriore segno dell’età che avanza: potrei giurarvi che da sempre ho dovuto fare i conti con essa. Di notte girarsi e rigirarsi avendo cura di non infastidire chi ti sta accanto: le dita delle mani incrociate tra la nuca ed il cuscino, lo sguardo fisso verso l’alto, ma… ciò che vedi non è affatto una volta imbiancata da cui pende un lampadario. Le immagini che ti si susseguono agli occhi ed alla mente sono talmente realistiche da superare la realtà stessa; non c’è verso di riaddormentarsi ed allora ti alzi, giri per casa, dai uno sguardo alla TV, mangi qualcosa senza fame, ritorni a letto e… si ricomincia.
Ti frulla un’idea in testa, sei impegnato a pensare, ideare, progettare. Un pensiero ti arrovella la mente e quanto più lo vuoi scacciare tanto più insistente si ripresenta.
Tra le varie congetture e ricordi, ecco che la memoria richiama le Sliding Doors, le porte scorrevoli del famoso film, in cui il destino della protagonista prende una piega diversa in dipendenza della chiusura di esse e del fatto che sia potuta salire o meno, a volo, sulla metropolitana (perché quelle porte scorrevoli si chiudono un istante prima che essa possa salire).
Ed i fatti della vita, alla stregua di quelle porte, aperte o chiuse, ti inducono a dubitare: se quel giorno, nella medesima situazione, non avessi detto quelle parole, le cose si sarebbero potute mettere diversamente? E se, invece, ne avessi detta qualcuna in più?
Se in quel contesto mi fossi comportato in modo opposto, forse l’obiettivo diveniva molto più facilmente conseguibile, ed invece…
I numerosi decenni vissuti, come in una moviola al massimo della velocità, ti scorrono davanti in meno di un attimo.
E mentre il tempo passa, comincia a farsi giorno, ti assopisci un poco e la sveglia suona, perentoria ed intransigente. Mentre ti alzi pensi di avere vissuto un poco di più, rimanendo sveglio quella notte, e finisci per affezionarti anche alla tua insonnia.
Ciao. E' interessante questo racconto. Sappi che non sei solo, siamo in tanti mi sa...
RispondiEliminaSe vuoi dai un occhio a questo mio racconto, così te ne puoi fare un'idea!
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