Giungere a un decennio
di comunicazione non è cosa da poco, scusate l’immodestia! … Nel febbraio del
2011, avevo pensato di raccogliere qualche mio pensiero e comunicarlo via web:
questa la sostanza, mai e poi mai avrei sperato di continuare fino ad adesso,
facendo a meno di sponsor, contributi vari e/o inserzioni pubblicitarie.
Cominciai così, con il preciso intento di veicolare sul web, anche
appoggiandomi su un social network di grande diffusione già allora come
Facebook, i valori di una terra che mi aveva generato e connotato in ogni
aspetto del mio essere. Il dialetto, le usanze, i valori di una Pietramelara
che andava scomparendo, sono state queste le tematiche affrontate nel primo e
secondo anno; in quel periodo ho comunicato quasi esclusivamente i ricordi di
un uomo vissuto a cavallo di una società che tramontava e di una nuova e
diversa che si era già fatta strada, connotata da globalizzazione,
comunicazione continua, mobilità sempre più rapida. Un passaggio epocale che
andava vissuto con consapevolezza, ma anche con un po’ di malcelata nostalgia
per l’infanzia e l’adolescenza, gli affetti ormai perduti, gli amici che nel
frattempo avevano preso la propria strada.
In seguito ho cominciato a prenderci gusto, soprattutto per le positive accoglienze che ricevevano gli articoli, ed allora le tematiche si sono allargate al territorio, alle sue emergenze monumentali ed ambientali, a un popolo, quello pietramelarese, che nella sua millenaria storia ha vissuto alterne fortune. La sommaria conoscenza che ho della storia nazionale, anche alla luce di letture recenti e passate, ha indotto in me un meridionalismo autentico, anche se poco entusiasta: per tale motivo mi sono soffermato anche a considerare le iatture della mia gente, a causa di un’Unità Nazionale imposta dall’esterno.
E’ vero… qualche volta il contesto mi ha condizionato e ho fatto un salto anche sulla politica locale, soprattutto in coincidenza temporale con gli appuntamenti elettorali; l’ho fatto, e lo riconosco, senza nascondere il mio “essere di parte” onesto e dichiarato, tuttavia mai e poi mai sono sfociato nel pettegolezzo, e ho cercato con ogni mio mezzo di non offendere nessuno.
Come è composta la platea di quelli, che amo definire “i miei quattro lettori”, espressione mutuata dal Manzoni (mi perdoni Don Alessandro): in primo luogo i miei concittadini e concittadine, coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere un paese diverso dall’attuale, vivo e attivo, solidale e forte. Tra costoro voglio citare tanti che mi seguono dagli USA, dal Canada, dalla Germania, dall’America Latina, portati in quei luoghi dal bisogno di fortune maggiori, e mai dimentichi del proprio “borgo natio”.
Ho conosciuto poi persone un po’ più distanti dal mio paese che, condividendo le mie tesi e i miei articoli, hanno diffuso meglio e di più questo blog scribacchiato: sono grato a loro per la visibilità concessa.
Come si evolverà nel futuro prossimo “Scribacchiando per me”? … penso di continuare allo stesso modo e trattando le stesse tematiche, almeno fino a quando avrò qualcosa di serio e concreto da condividere. Molti mi sollecitano a raccogliere i pezzi in un libro vero e proprio, di carta stampata: non ne sono molto convinto, ma… mai dire mai.
In seguito ho cominciato a prenderci gusto, soprattutto per le positive accoglienze che ricevevano gli articoli, ed allora le tematiche si sono allargate al territorio, alle sue emergenze monumentali ed ambientali, a un popolo, quello pietramelarese, che nella sua millenaria storia ha vissuto alterne fortune. La sommaria conoscenza che ho della storia nazionale, anche alla luce di letture recenti e passate, ha indotto in me un meridionalismo autentico, anche se poco entusiasta: per tale motivo mi sono soffermato anche a considerare le iatture della mia gente, a causa di un’Unità Nazionale imposta dall’esterno.
E’ vero… qualche volta il contesto mi ha condizionato e ho fatto un salto anche sulla politica locale, soprattutto in coincidenza temporale con gli appuntamenti elettorali; l’ho fatto, e lo riconosco, senza nascondere il mio “essere di parte” onesto e dichiarato, tuttavia mai e poi mai sono sfociato nel pettegolezzo, e ho cercato con ogni mio mezzo di non offendere nessuno.
Come è composta la platea di quelli, che amo definire “i miei quattro lettori”, espressione mutuata dal Manzoni (mi perdoni Don Alessandro): in primo luogo i miei concittadini e concittadine, coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere un paese diverso dall’attuale, vivo e attivo, solidale e forte. Tra costoro voglio citare tanti che mi seguono dagli USA, dal Canada, dalla Germania, dall’America Latina, portati in quei luoghi dal bisogno di fortune maggiori, e mai dimentichi del proprio “borgo natio”.
Ho conosciuto poi persone un po’ più distanti dal mio paese che, condividendo le mie tesi e i miei articoli, hanno diffuso meglio e di più questo blog scribacchiato: sono grato a loro per la visibilità concessa.
Come si evolverà nel futuro prossimo “Scribacchiando per me”? … penso di continuare allo stesso modo e trattando le stesse tematiche, almeno fino a quando avrò qualcosa di serio e concreto da condividere. Molti mi sollecitano a raccogliere i pezzi in un libro vero e proprio, di carta stampata: non ne sono molto convinto, ma… mai dire mai.